Salute: Moretti (Pd), sulla sanità non bastano i proclami
«Mentre il sistema sanitario pubblico soffre enormemente ogni giorno di più, la Giunta regionale, attraverso l’assessore Riccardi, continua a parlare di una riorganizzazione che non solo non arriva, ma apre (senza alcun governo e monitoraggio) sempre più le porte al privato, puro e accreditato. Il risultato è l’esodo, già noto, verso il privato che ha portato alle 1.530 dimissioni volontarie registrate tra il 2020 e il 2022. La tendenza va fermata e invertita, ma serve una risposta vera. Allo stesso modo, il 2021 e il 2022 sono stati anni che hanno visto un aumento del differenziale negativo tra “fuga” sanitaria extra-Regione e “ingressi” da altre Regioni». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti (Pd), commentando la situazione del sistema sanitario pubblico del Fvg.
«La riorganizzazione del sistema sanitario sta diventando ormai un mantra che non vede una sua reale conseguenza. E non si tratta di una critica aprioristica di un’opposizione necessariamente “contro”, ma dei fatti: pur essendo l’assessore alla Salute, Riccardi, il longevo da vent’anni a questa parte, la situazione peggiora».
Secondo Moretti, «è ormai evidente che la ricetta messa in campo dal duo Fedriga-Riccardi non è quella giusta perché cliniche e ambulatori privati (finanziati o meno dalla Regione) assumono sempre più dipendenti in uscita dalle aziende sanitarie, indebolendole ulteriormente. E proprio a fronte di questa situazione, in occasione della legge di Stabilità 2024 avevamo chiesto un’inversione di rotta, a partire da un forte investimento sulle risorse umane e a una fidelizzazione del personale sanitario delle Aziende. A differenza di quello che si racconta, non siamo solo contro, anzi, per l’ennesima volta abbiamo messo sul piatto proposte costruttive, concrete e praticabili, che il centrodestra ha bocciato in toto. Sarebbe interessante conoscere le proposte di riorganizzazione della Giunta regionale: come sempre, faremo la nostra parte».