Salute: Riccardi, proposte al tavolo nazionale con Medicina generale
“Costruire, anche insieme alla medicina generale, la proposta che la Regione sottoporrà al tavolo nazionale dove il Governo si appresta alla revisione dell’attuale assistenza territoriale anche con l’utilizzo delle risorse del Recovery plan. Sarà un tavolo, con un metodo condiviso, che strutturerà un rapporto costante fra parti sindacali dei medici di medicina generale e la Direzione centrale salute attraverso l’organizzazione di incontri periodici. Le organizzazioni sindacali ci hanno richiesto questo metodo di lavoro nel momento in cui si apre la riorganizzazione del sistema sanitario territoriale in sede nazionale dove il Friuli Venezia Giulia partecipa nella commissione delle Regioni, interlocutore del Governo nazionale, per portare il contributo della nostra medicina generale”.
Lo ha detto l’assessore regionale del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, durante la videoconferenza con Stefano Vignando, presidente regionale Snami Fvg, Claudio Nardo, presidente provinciale Snami Gorizia e vicepresidente vicario Snami Fvg e Dino Trento della Fimmg regionale Friuli Venezia Giulia.
L’esigenza espressa dalle tre organizzazioni sindacali ha riguardato, in particolare, la necessità di vedere implementata l’informazione e la condivisione sui temi sanitari. Nel corso del confronto è stata trattata anche la campagna vaccinale che subisce in alcune parti del territorio un rallentamento. Fra le motivazioni rappresentate dalle parti sindacali vi è la carenza di dosi vaccinali oltre alla difficoltà ad immunizzare i pazienti negli ambulatori dei medici di base dell’area Giuliano-Isontina per motivi igienico-sanitari legati soprattutto alla mancanza di spazi, dettata dall’ubicazione degli stessi, spesso situati in condomini.
“L’esito dell’incontro odierno ha portato alla necessità di un tavolo tecnico con le organizzazioni sindacali regionali delle professioni della medicina generale – ha detto Riccardi, condividendo la necessità di implementare l’informazione – e affido alla loro sensibilità il coinvolgimento di quelle locali”.
Quanto ai numeri sull’adesione dei medici di medicina generale alla campagna vaccinale, Riccardi ha informato come “al momento l’Asfo ha numeri migliori ma sono convinto che presto si riequilibreranno”.
Nel dettaglio, in Asfo 164 medici di medicina generale (mmg) hanno aderito alla campagna vaccinale e 164 sono attivi; il totale delle somministrazioni effettuate è di 7.175. In Asufc sono 203 gli aderenti e 93 gli attivi con 1.267 somministrazioni, mentre Asugi conta 189 aderenti, 42 attivi e 496 inoculazioni. In Fvg su un totale di 775 medici, gli attivi sono 299 (39%) e gli aderenti 566 (72%).
“L’organizzazione della campagna vaccinale è frutto di tanti tasselli – ha proseguito Riccardi – e in questo periodo ci viene richiesto di guardare alla dimensione della vaccinazione” ma il vicegovernatore ha espresso la necessità di mettere in atto, appena l’emergenza lo consentirà, un lavoro di prossimità.
“È il sistema che deve avvicinarsi alle persone da immunizzare, questo significa andare verso le aree marginali, mi riferisco ad esempio alle valli montane dove sono ancora più rilevanti i medici di medicina generale ma questa fase dell’emergenza al momento non è compatibile con la dimensione vaccinale che ci viene richiesta”.
“Non possiamo aprire centri vaccinali ovunque ma bisogna rinforzare le strutture minori”, ha indicato il vicegovernatore informando sull’intenzione di aprire un secondo centro vaccini oltre a quello a Latisana, nella Bassa friulana.