Salvini nega che Vannacci oggi defenestrato, fosse vicepresidente del gruppo dei “Patrioti”. Dimentica però le congratulazioni pubbliche di luglio
Vannacci chi? Ci manca solo che Salvini parli così del generale campione di preferenze che in qualche modo gli ha salvato, o quantomeno limitato il danno alle europee. Oggi si è consumata l’enensiam piroetta pinocchiesca del “comandante” o meglio del caporale di giornata Matteo Salvini che con candida faccia di bronzo, interrogato dai cronisti sul fatto che il gruppo sovranista di estrema destra al Parlamento europeo dei Patrioti ha sospeso la nomina del generale leghista a vicepresidente del gruppo, ha dichiarato: “Vannacci? Mai stato vicepresidente dei Patrioti”. Peccato che dal suo profilo Twitter (o X che dir si voglia), augurava – con tanto di card – “buon lavoro al generale, eletto vicepresidente del gruppo dei Patrioti per l’Europa”. Come è noto anche se sono passati poco più di due mesi Salvini non può pretendere che la smemoratezza la faccia da padrona anche perché in queste settimane la questione è stata di dominio pubblico europeo dato che quella nomina, oggi disconosciuta dal leader della Lega , era stata contestata in particolare dal Rassemblement National di Marine Le Pen. “Allo stato attuale, il signor Vannacci non è più vicepresidente del gruppo dei Patrioti per l’Europa perché le sue funzioni sono state sospese”, ha spiegato ai giornalisti il capodelegazione del Rassemblement National, Jean-Paul Garraud, dopo le perplessità già sollevate durante l’estate ritenendo le posizioni del generale talmente di destra da non essere accettata neppure dai “patrioti”.
Mentre il gruppo di Patrioti mette in scena lo show di solidarietà a Matteo Salvini sul caso Open Arms, il generale viene defenestrato.Il diretto interessato ha detto di non saperne nulla: “Sino a due giorni fa risultavo vicepresidente, nessuno mi ha detto nulla. Devo vedere sul sito. Contano i documenti ufficiali, io non ho ricevuto nulla di ufficiale a riguardo. Sino a due giorni fa sul sito ero riportato come vice presidente, ora non lo so“, le parole di Vannacci ai cronisti. Che ha poi aggiunto: “È un problema solo per voi questo, io non devo rispondere ai problemi della stampa“. Sul sito del gruppo, nel frattempo, il suo nome non figura più tra quelli dei vicepresidenti.
Il suo incarico era stato messo in dubbio lo scorso luglio quando i lepenisti (che, con 30 deputati, costituiscono la pattuglia più nutrita del gruppo) avevano sostenuto di aver votato Vannacci “per sbaglio”. In palese contrasto con quanto ricostruito dal capodelegazione leghista Paolo Borchia, secondo il quale, invece, il generale sarebbe stato “eletto per acclamazione“. Il mistero era rimasto irrisolto fino ad ora, e parrebbe infine essere stato sciolto.