Salvo il Fondo solidarietà bilaterale per l’artigianato, ha garantito durante il lockdow l’accesso alla cassa integrazione delle medie, piccole e micro imprese
Confartigianato Imprese Fvg già con gli occhi puntati su uno dei temi caldi del prossimo autunno: la riforma degli ammortizzatori sociali. «Dopo aver incassato in questi giorni la conferma, per nulla scontata, del mantenimento, e anzi rafforzamento, dell’Fsba, il Fondo solidarietà bilaterale per l’artigianato – illustra in sintesi il presidente regionale Graziano Tilatti -, ora occorre vigilare sull’articolato che predisporrà il Ministero del Lavoro, soprattutto sulla definizione delle aliquote contributive e delle prestazioni da erogare, per valutare l’impatto sul costo del lavoro», particolari non specificati nelle Linee guida per la riforma degli ammortizzatori sociali condivise tra Governo e parti sociali in questi giorni.
«In quel documento – riassume Tilatti –, grazie a una serrata azione svolta da Confartigianato nazionale, si è riusciti a confermare l’esistenza dell’Ente bilaterale, uno strumento che anche in Friuli Venezia Giulia si è rivelato essenziale per garantire la cassa integrazione nelle Pmi durante i duri mesi di lockdown. La vita dell’ente era però a rischio per la volontà governativa di omologare tutti i settori all’interno della cassa integrazione Inps. Roma pensava così di contrastare l’elusione contributiva, ma avrebbe messo in ginocchio un sistema funzionante solo per la responsabilità di chi elude gli impegni».
Il Fsba, prosegue Tilatti, «è guidato a livello nazionale con grande perizia ed efficienza da Dario Bruni, presidente Confartigianato Trieste. Egli ha svolto un lavoro eccellente durante questo primo anno e mezzo di vita dell’Ente, tanto che ci siamo trovati ad affrontare le conseguenze del lockdown avendo già accantonato 300 milioni. Risorse cui ha contribuito significativamente il Friuli Venezia Giulia, dove il 95-96% di dipendenti e aziende artigiane ha aderito al Fondo e versa la quota parte».
Ora le Linee guida per la riforma degli ammortizzatori sociali varate dal Governo «valorizzano, confermano e rafforzano appieno l’esperienza mutualistica e solidale dei Fondi come il nostro – sottolinea soddisfatto il presidente Tilatti -, ne sanciscono le prerogative e anche l’obbligatorietà, passaggio critico in tempi di Covid». Confartigianato Fvg considera «particolarmente rilevante» anche il collegamento previsto fra gli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto e le politiche attive di lavoro, con la valorizzazione del ruolo dei fondi interprofessionali della formazione continua.