Sanità Fvg: continua l’indegno balletto sul numero di automediche
Continua l’indegno balletto sul numero di automediche in FVG dopo che le rappresentanze degli anestesisti rianimatori hanno smentito le affermazioni dell’assessore alla salute Riccardi secondo cui il numero di automediche sarebbe aumentato del 50%. A detta degli anestesisti quelli riportati dall’assessore Riccardi nell’aula del Consiglio regionale sarebbero numeri falsi, in quanto le automediche sono il 20% in meno di quelle previste dal Piano dell’emergenza. E ieri in aiuto all’assessore, scrive il consigliere regionale Walter Zalukar, è sceso in campo il Direttore della SORES – la Centrale dell’emergenza di Palmanova – Dott. Amato De Monte, con dichiarazioni – riportate dalla RAI – francamente discutibili. Ha detto che 7 anni fa c’erano meno automediche di oggi, in quanto c’è in più quella di Pordenone. E per giustificare l’assenza dell’automedica prevista in Carnia ha richiamato la solita carenza di personale e l’incremento di operatività dell’elisoccorso notturno. Ma riguardo a quest’ultimo il Direttore della SORES dovrebbe essere a conoscenza che il suo utilizzo è quanto mai limitato, 1 – 2 soccorsi alla settimana, con tempi che superano abbondantemente la mezz’ora e se c’è brutto tempo, nubi basse, forte vento, non vola, e in montagna non sono eventi eccezionali. Inoltre l’attivazione dell’elisoccorso notturno è di norma limitata ai politraumi, quindi incidenti e infortuni. Ma non alle urgenze cardiologiche, respiratorie, neurologiche, ecc. che quindi non hanno copertura medica urgente sull’intera area montana della nostra regione. E neppure l’assenza dell’automedica notturna a Latisana pare rappresenti un problema, infatti il Dott. De Monte ci informa che a Lignano nel periodo estivo ci sono la guardia medica e il punto di primo intervento, e beninteso la piazzola di atterraggio per l’elicottero. Non vorrei che seguendo questo ragionamento si cominciasse a togliere altre automediche notturne in regione, tanto c’è la guardia medica. E infine torniamo sul numero di automediche che secondo il Direttore della SORES sarebbero aumentate in quanto è stata attivata a Pordenone, ma forse bisogna ricordare che nel frattempo è stata chiusa quella di Maniago, quella diurna di Sacile, e che quelle di Gorizia e Monfalcone non ci sono più, hanno pensato di ridurle a una sola e metterla a Gradisca, che così arriva tardi sia a Gorizia che a Monfalcone. A quando un po’ più di chiarezza e trasparenza?