Sanità, la Regione boccia gli atti aziendali. Patto per l’autonomia: «Fatto grave, sintomo di un sistema in profonda crisi»

«Oggi siamo di fronte a un fatto molto grave che va chiarito e soprattutto risolto quanto prima». Questo il commento del capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo, oggi (27 aprile, ndr) a margine della conferenza stampa convocata dalle forze politiche di minoranza del Consiglio regionale dopo la bocciatura, da parte dell’amministrazione regionale, delle proposte di atto aziendale presentate dagli Enti del Servizio sanitario regionale. «Questa bocciatura – prosegue Moretuzzo – genera una grandissima preoccupazione in tutti noi per almeno due ordini di ragioni: da un lato, vediamo messa a rischio la piena ripresa dell’attività sanitaria ordinaria e il recupero delle attività posticipate a causa della pandemia, dall’altro siamo di fronte anche a un serio rischio rispetto alla stessa tenuta del sistema di governance. È palese, infatti, che la mancata concessione del “nulla osta” da parte dell’amministrazione regionale, recependo i pareri espressi dall’ARCS, l’Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute, non è un tema solo tecnico, ma soprattutto politico e mette in luce una conflittualità manifesta, sintomo di un cortocircuito che si è creato nel sistema sanitario regionale, i cui vertici sono stati tutti nominati dall’amministrazione Fedriga. La responsabilità politica di un fatto così pesante è tutta in capo all’Assessore alla salute, che ha nominato i vertici del sistema sanitario e ora deve attivarsi immediatamente per risolvere prima possibile la situazione ed evitare qualsiasi tipo di ripercussione sul sistema sanitario regionale». «Come opposizioni durante l’emergenza pandemica, anche a fronte di momenti di grande difficoltà, abbiamo tenuto un profilo altamente istituzionale, in un clima di collaborazione scevra di strumentalizzazioni. Quanto avvenuto si distingue per l’inedita gravità – conclude Moretuzzo –: non ci si può più nascondere dietro l’emergenza, ma bisogna subito correre ai ripari o qualcuno dovrà rispondere ai cittadini rispetto a un sistema sanitario in totale crisi».