Sanità: Shaurli (Pd), in Fvg siamo allo sbando. Santoro: mai tante risorse alla sanità e mai tanto in affanno
“La sanità regionale ora appare davvero allo sbando. Nonostante la narrazione mediatica del duo Fedriga-Riccardi, da Trieste a Pordenone al resto della regione i cittadini e per primi i professionisti della salute si stanno rendendo conto che ci sono meno servizi per i cittadini, più dirigenti e meno presidi e strutture sul territorio, nei Comuni come nei rioni. Se i sindacati della sanità devono chiedere aiuto al prefetto per dialogare con una struttura della Regione, stiamo toccando il fondo. All’ASUGI il collegio di Direzione ha bocciato la bozza di Atto Aziendale, all’ASFO il Collegio non ha approvato l’Atto Aziendale, all’ASUFC il Piano non è stato ancora presentato, e siamo a due anni dall’istituzione delle tre Aziende. Finisce così quando si pensa di comandare la sanità a bacchetta da Palmanova con il giubbotto della protezione civile”. Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, valutando le criticità emerse nelle aziende sanitarie regionali messe alla prova dal Covid. “La totale assenza di ascolto di territori, sindacati, operatori che la sanità la vivono ogni giorno sulla pelle – continua il segretario dem – traduce in concreto la visione verticistica di Riccardi, che in commissione ha mostrato il suo vero pensiero, contrario al modello di sanità territoriale proposto dal governo Draghi e addirittura scritto nella riforma. Un groviglio di contraddizioni che è freno alla buona gestione, tanto più in pandemia”. “Mai viste arrivare tante risorse dal Governo per la sanità regionale – aggiunge la consigliera regionale Mariagrazia Santoro (Pd) – eppure mai siamo stati così in affanno, mai è stata fatta una programmazione così insufficiente. Ventuno mesi di pandemia e l’orgogliosa Regione autonoma ha ancora bisogno del soccorso dell’Esercito, come la Slovenia. Chiediamo trasparenza”. “Agli ormai usuali dati che ci mettono in fondo a tutte le classifiche per la lotta alla pandemia, per vaccinazioni e tasso di mortalità si aggiungono i disagi per liste d’attesa infinite sulle prestazioni ordinarie, un tracciamento saltato di nuovo con persone abbandonate a se stesse. Tutto questo l’abbiamo denunciato, ma non si è fatto niente”.