“L’arte musiva tra storia e tradizione” a Spilimbergo dal 16 marzo al 5 maggio

Prende il via sabato 16 marzo un nuovo progetto dell’Amministrazione comunale di Spilimbergo, “L’arte musiva tra storia e tradizione”, sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia (contributo regionale, L.R.16/2014, Avviso pubblico per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio artistico ed etnografico), in collaborazione con vari partner, Comune di Sequals, Scuola Mosaicisti del Friuli, Centro di Ricerca e Archiviazione della fotografia, Confartigianato, Cineteca del Friuli, Società Filologica Friulana, I.I.S. Il Tagliamento e U.T.E. dello spilimberghese, e con il patrocinio dell’Università di Udine.

«Il progetto conta anche sul coinvolgimento dell’intera comunità, vista non solo come destinataria finale, ma anche e soprattutto come protagonista, per consentire – commenta il Sindaco Enrico Sarcinelli – di scrivere una nuova “pagina etnografica” della città attraverso la tradizione popolare e artigianale relativa al mosaico e alla sua arte, che vede in Spilimbergo uno dei suoi punti fondamentali e che merita di essere valorizzata e continuamente indagata attraverso studi e ricerche».

Unitamente agli studi storici in campo musivo, il progetto esprime la volontà di proseguire nella divulgazione delle potenzialità culturali del territorio e nella diffusione del patrimonio storico ed etnografico del mosaico che, nel corso della storia, ha saputo superare i confini del territorio regionale. Mosaicisti e terrazzieri migrano infatti a Venezia fin dal Cinquecento e la professionalità degli artigiani mosaicisti è presente nella metà dell’Ottocento nelle città meridionali della Francia, per espandersi poi a Parigi, Bruxelles, Londra, Vienna, nelle città della Germania e infine, già dai primi del Novecento, nei cinque continenti.

Ricco per varietà, modalità e originalità il programma del progetto “L’arte musiva tra storia e tradizione”. Si inizierà sabato 16 marzo, giornata inaugurale, scandita da diversi appuntamenti. Alle ore 10.00, nella prestigiosa sede di Palazzo Tadea, in piazza Castello, alla presenza delle autorità, il curatore della mostra Giulio Zannier presenterà il progetto e la giornalista e critica letteraria Martina Delpiccolo, introducendo la proiezione di inedite testimonianze orali raccolte in video interviste, dialogherà con i maestri mosaicisti che hanno contribuito a costruire la storia del mosaico di Spilimbergo e del territorio contermine. A seguire l’inaugurazione delle 3 mostre ospitate negli edifici storici della Città. Alla Galleria della Scuola Mosaicisti del Friuli, Giulio Zannier presenterà “Pensiero creativo”, un’esposizione di alcuni dei bozzetti e disegni, provenienti dall’archivio della Scuola mosaicisti del Friuli, pensati per la loro traduzione in mosaico e prodotti da autorevoli artisti: Miani, Baldini, Canevari, Mitri, Cernigoj, Rosso, Pittino, Deluigi, Zannier, Anzil, Zotti, Zavagno, Zigaina, Cabai, Gortan, Candussio, Celiberti, Ciussi, Furlan, Pastorutti, Jus, Voltolina, Sussi, Carà, Giacomello, Dellach, Treccani, Tsotsonis, Alviani, Finzi, Strazza, Barborini.

Protagonista nella sala al primo piano di Palazzo La Loggia, nella mostra intitolata “Ideazioni sacre”, la Via Crucis degli artisti Cernigoj, Canevari, Candussio e Pittino (quest’ultima realizzata anche in mosaico e visitabile presso la Chiesa di SS Giuseppe e Pantaleone di Spilimbergo) che sarà presentata dall’insegnante della Scuola mosaicisti del Friuli, prof.ssa Danila Venuto.

“Mestiere come arte. 200 fotografi raccontano” è la mostra fotografica storica e documentale che, suddivisa per decenni, narra per immagini – seppur in modo non esaustivo – il mestiere dei maestri mosaicisti, le opere realizzate in Regione e nel mondo e la storia della Scuola a partire dalla sua prima sede presso l’ex Caserma Bevilacqua (attuale Corte Europa). La mostra, allestita nella Chiesa di San Giovanni dei Battuti, sarà presentata dal direttore del CRAF, Alvise Rampini. Le fotografie esposte provengono dall’archivio della Scuola Mosaicisti del Friuli, dal CRAF e dalle famiglie.

La giornata inaugurale del 16 marzo si concluderà con il concerto “Passione di Christo secondo Giovanni” di Francesco Corteccia con il Gruppo Polifonico Claudio Monteverdi di Ruda, diretto dalla maestra Barbara Di Bert, alle ore 20.45, nel Duomo di Santa Maria Maggiore di Spilimbergo.

Le mostre saranno aperte sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.30; sarà inoltre possibile effettuare una visita guidata con gli Accoglitori di Città ogni domenica pomeriggio alle ore 15.30 o in orari diversi rispetto a quelli stabiliti telefonando all’Ufficio di Informazione e Accoglienza turistica al nr 0427 2274 (mail: iat@comune.spilimbergo.pn.it).

Durante il periodo delle esposizioni che chiuderanno domenica 5 maggio, sono previsti incontri di approfondimento sulla storia e la tradizione dell’arte musiva.

Venerdì 5 aprile a Spilimbergo, in sala consiliare, il prof. Umberto Trame dell’Università di Venezia presenterà il libro da lui stesso curato “Il mosaico e il futuro delle scuole”, edito nel 2022 da University Press di Bologna. Un compendio di più interventi attorno al tema del mosaico per analizzare, in particolare, il futuro del mosaico come arte applicata e la necessità di ampliarne i confini, riconoscendone l’individualità e il valore sociale al pari delle altre arti.

Giovedì 11 aprile a Sequals, a Villa Savorgnan di Lestans, il prof. Javier Grossutti dell’Università di Padova sarà moderatore e relatore nell’incontro “Mosaicisti e terrazzieri dello Spilimberghese: diffusione locale e mondiale di un sapere” con interventi in remoto dall’Australia e dagli Stati Uniti ed in presenza per testimoniare l’emigrazione in Danimarca e in Francia.

La promozione del sapere musivo, oggetto della progettualità, è tra gli obiettivi dell’Amministrazione, che intende, avvalendosi della collaborazione di professionalità, arrivare a coinvolgere sia le giovani generazioni, anche attraverso il consolidato rapporto di collaborazione avviato con gli Istituti del territorio, sia le persone fragili alle quali verrà riservata un’attenzione particolare. Tra queste, a titolo di esempio, la traduzione nella lingua italiana dei segni LIS delle videointerviste realizzate con i maestri che saranno visibili presso le sedi espositive assieme al docufilm del 1954 “Artefici del mosaico” con la regia di Gianni Alberto Vitrotti, messo a disposizione dalla Cineteca del Friuli, partner di progetto.

Ricerche storiche, studi bibliografici e archivistici, raccolta di testimonianze orali ma anche di immagini e fotografie hanno interessato professionisti e diverse famiglie di Spilimbergo, Sequals e Clauzetto che hanno generosamente deciso di mettere a disposizione la loro sapienza e “aprire i loro cassetti” per condividerne studi, ricordi e documenti. Così ha fatto anche la SOMSI. Eco del lavoro di Lestans che ha concesso il prestito della preziosa raccolta dei primi attrezzi e strumenti utilizzati dai terrazzieri e mosaicisti, oggi conservata presso il Museo degli antichi mestieri. Un progetto che non pretende di essere esaustivo, ma un punto di partenza – tenendo conto di quanto è già stato fatto – per proseguire a costruire, tutti assieme, come tessere di un mosaico, la storia e la tradizione di una comunità nel rispetto del passato e a beneficio delle future generazioni.