Sanità: Shaurli, per assumere non serve via libera da Roma: “Liste d’attesa non si abbattono ricorrendo al privato”
“Non esistono autorizzazioni ‘romane’ da aspettare per assumere nuovo personale nella sanità regionale e soprattutto ciò dovrebbe venir prima di ogni riflessione sul contributo della sanità privata. Questi due punti vanno fatti propri dal presidente Fedriga e dall’assessore Riccardi, che ancora nelle scorse ore si ostinava a negare l’esistenza di qualunque ‘sblocca-assunzioni’ concordato a livello nazionale”. Lo afferma il segretario regionale del Pd Fvg Cristiano Shaurli, commentando le parole dell’assessore regionale alla Sanità Riccardo Riccardi, che nei giorni scorsi ha scritto su Twitter: “Se e quando (e come) lo “slocca-assunzioni” sarà approvato discuteremo sui suoi riflessi per la #sanità del #FVG. Per adesso atteniamoci a questa comunicazione del governo: ‘la bozza è solo una traccia ad uso interno’. State tutti calmi”.
“Noi siamo calmi ma anche molto attenti – continua Shaurli – e non cederemo di un passo sulla priorità della nostra sanità pubblica. Non accettiamo che si ricorra allo schermo di norme nazionali per evitare di assumere quel personale che deve riempire le carenze d’organico e aiutare ad abbattere le liste d’attesa, alleviando il peso di cui oggi sono gravati i lavoratori della sanità”.
“Stupisce peraltro che l’assessore confonda il patto per la salute che è ancora in bozza – spiega Shaurli – con il testo di un emendamento concordato tra i Ministeri di Salute, Economia e Regioni per lo sblocco del tetto di spesa per il personale sanitario, che ad oggi impone alle Regioni di rispettare i valori di spesa del 2004 ridotto dell’1,4%. Stupisce ancor di più se comparato a quanto dichiara il presidente Toti, suo compagno di partito, che ha giudicato la norma ‘un passo avanti che consente alle Regioni di modulare le proprie esigenze in modo più flessibile’. Qui invece si sta manifestando una cautela paradossale, quasi si sperasse in un’imposizione dall’alto, invece di rivendicare l’autonomia regionale, di chi la sanità se la paga e se la gestisce”.
“Da Fedriga ci aspettiamo che eserciti sul Governo tutta la sua influenza affinché – indica il segretario dem – l’emendamento che riguarda il costo del personale sia inserito nel primo provvedimento legislativo utile, così anche nella nostra regione si potrà eliminare il taglio del 1% sul costo del personale previsto dalle linee di gestione 2019. Un taglio che l’assessore Riccardi non manca mai di puntualizzare”.