Sarà Roberto Corciulo a guidare la Fondazione Aquileia. Il presidente (facente funzioni) Zorino sparisce dalle cronache
La notizia che sarà Roberto Corciulo a guidare la Fondazione Aquileia non sorprende, come non sorprende che nelle cronache della notizia venga detto che succede all’ambasciatore Antonio Zanardi Landi, come se ci fosse quasi continuità temporale. Zanardi Landi aveva in realtà lasciato polemicamente l’incarico il 30 settembre 2020 dopo aver ritenuto concluso, anzitempo, il suo percorso. Insomma ci sarebbero voluti ben 18 mesi per trovare un nome adeguato. In realtà però un nome ai vertice della Fondazione in questi mesi già c’era, ed era quello del Presidente facente funzioni, nonché sindaco di Aquileia Emanuele Zorino. In molti pensavano che Zorino, grazie alla sua appartenenza politica gradita alla maggioranza regionale, sarebbe stato l’uomo che in continuità gestionale poteva diventare da “facente funzioni” direttamente al vertice. In realtà era comunque una ipotesi remota, ma comunque nulla, anzi neppure una riga per ricordarlo. Perchè? Forse l’imbarazzo è alto e le già poche chance di Zorino si sono infrante dopo che nel febbraio scorso è emersa la vicenda della sua “non” ma dichiarata laurea in architettura. Probabile che al Ministero, potrebbero aver sentito puzza di bruciato o che, forse in un rigurgito di dignità, sia stata la stessa assessora alla cultura Gibelli che la cronaca odierna ci dice aver proposto il nome di Corgiulo, a lasciare Zorino in panchina. Comunque sia andata ora la Fondazione è rappresentata in maniera degna. “Corciulo, che siamo certi sia laureato, ci fanno sapere le cronache in maniera inusuale senza alcun lancio dell’agenzia di stampa regionale, manterrà la presidenza di Mittelfest che ha svolto, secondo l’assessore Gibelli, con grande equilibrio dopo la precedente contestata gestione. L’incarico alla Fondazione Aquileia sarà a titolo gratuito e servirà a continuare quell’opera di gestione finanziaria che l’assessore Gibelli ritiene più che mai indispensabile per gestire la mole di finanziamenti in attesa di essere spesi per i recuperi archeologici.