Scarto è il tema della 21^ edizione del Festival vicino/lontano da domani a Udine
Dagli “scarti” di un pianeta che sembra aver perso la bussola in mezzo a democrazie fragili ed equilibri precari, agli “scarti” della guerra incisi nei sudari bianchi dei morti di Gaza: si apre domani mercoledì 7 maggio a Udine il festival vicino/lontano, con la sua 21^ edizione a cura di Paola Colombo, Franca Rigoni e Álen Loreti, che accoglierà oltre 200 voci delle scienze, della letteratura, dell’arte, dell’informazione e dello spettacolo e proporrà oltre 100 eventi pubblici per riflettere sulle conseguenze dei disequilibri del mondo a partire dalla parola “scarto”, tema chiave di questa edizione. Fra i protagonisti in arrivo anche Lucio Caracciolo A Francesca Mannocchi, Helena Janeczek, Marco Damilano, Toni Capuozzo, Maura Gancitano, Ibtisam Azem, Giada Messetti, Angela Terzani, Wael Al Khalout, Safwat Al Dahout, Daniel Schulz, Pier Aldo Rovatti, Raffaele Simone, Vittorio Lingiardi, Giada Messetti, Fabio Geda, Gianluca Costantini. E sabato 10 maggio la 21^ edizione del Premio Terzani.
Il festival si inaugura domani, mercoledì 7 maggio alle 18.30 nella chiesa di San Francesco, con una duplice lectio magistralis: quella dello studioso e storico dell’arte Tomaso Montanari, rettore dell’Università per Stranieri di Siena, e quella della saggista e giornalista Paola Caridi, vincitrice nel 2024 del Premio Kapuściński, riconoscimento intitolato al grande inviato polacco che fu tra i membri fondatori della Giuria del Premio Terzani. I due esperti saranno poi invitati a dialogare fra loro e con il pubblico sul tema-chiave del programma. “Quando sono debole, è allora che sono forte. La profezia degli scartati” sarà filo rosso della lezione di Tomaso Montanari, che immagina la “mossa del cavallo capace di riaprire i giochi e cambiare la storia”, lo scarto in grado di modificare paradigmi e lo status quo. Perché “è dagli scartati che arriva la salvezza. osserva lo studioso che il giorno dopo parteciperà (ore 10 Chiesa di San Francesco) all’evento “Terra di incontro, dialogo e conoscenza. Esperienze di educazione al patrimonio culturale in Friuli Venezia Giulia”, un incontro che apre le Giornate di Studio della Soprintendenza Archeolo gia, Belle Arti e Paesaggio per il Friuli Venezia Giulia. Paola Caridi, voce autorevole sul Vicino Oriente, con “Non dimenticare un solo nome. Elegia per i sudari di Gaza” si misura invece con il costo insopportabile di una guerra occultata dentro sindoni bianche allineate l’una all’altra, con i nomi delle vittime scritti in pennarello, ultimo tentativo di conservare la dignità dei morti quando è stata persa la strada per salvare i vivi. Paola Caridi animerà poi un altro momento importante del festival, domenica 11 maggio (alle 16 all’Oratorio del Cristo), in dialogo con la scrittrice e giornalista palestinese Ibtisam Azem, finalista all’International Booker Prize 2025, che presenta in anteprima nazionale “Il libro della scomparsa” (Hopefulmoster ed), prima tappa di un tour italiano che si concluderà al Salone del Libro di Torino.
Sempre domani 7 maggio, sullo sfondo del conflitto nel Vicino Oriente, viene presentato per la prima volta in Italia nella Chiesa di San Francesco il video “Nel mirino della memoria. Ritratti dei giornalisti uccisi in Palestina”, inedito in Italia, con le opere dell’artista/attivista Gianluca Costantini che ha costruito un memoriale visivo delle vittime, collaborando con il Committee to Protect Journalists di New York. Il video è una produzione del FIFDH Geneva International Film Festival and Forum on Human Rights, un gesto di cura per ricordare chi aveva scelto come proprio compito quello di fare memoria. «L’atto di disegnare i volti di chi sta dietro l’obiettivo, cercando con cura una foto da cui realizzare un ritratto, è una forma di estremo ringraziamento, di rituale collettivo d’espiazione, di tenace desiderio indirizzato a non lasciare andare il volto di chi ci è caro, anche se mai l’abbiamo conosciuto, anche se mai ormai lo conosceremo», spiega Gianluca Costantini. Si tratta di un work in progress che segue da vicino la cartografia dell’eccidio registrata dal Committee to Protect Journalists, cita le fonti e costituisce un monito politico esplicito che non può essere ignorato.
A vicino/lontano 2025, sabato 10 maggio, alle 21 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, anche il Premio Letterario internazionale Tiziano Terzani, alle soglie della serata clou della 21^ edizione: il riconoscimento quest’anno è stato eccezionalmente dedicato alla memoria dei giornalisti e delle giornaliste uccisi a Gaza. Saranno Wael al-Dahdouh e Safwat al-Kahlout, reporter della redazione di Al-Jazeera/Gaza che ha presidiato il racconto giornalistico di ogni fase del conflitto dalla Striscia di Gaza, a ritirare simbolicamente il Premio Terzani 2025. “Sono già 210 gli operatori della comunicazione che hanno scontato con la loro vita, e spesso anche con quella dei loro cari, l’impegno a testimoniare i fatti da Gaza – ricorda la Giuria del Premio, presieduta da Angela Terzani Staude – Divenuti essi stessi bersaglio, né il giubbotto antiproiettile, né il casco con la scritta PRESS hanno potuto proteggerli, in flagrante violazione del diritto umanitario e della libertà di stampa. Mai, nella storia, il tributo pagato dal giornalismo è stato così pesante”. Durante la serata i due giornalisti di Al Jazeera parteciperanno a una riflessione a più voci, condotta da Marco Damilano, con l’intervento anche dell’inviata Francesca Mannocchi, di Paola Caridi Premio Kapuściński 2024, e del medico Stefano Di Bartolomeo, che ha operato nella Striscia la scorsa estate per la Croce Rossa Internazionale. Gli attori Alessandro Lussiana, Massimo Somaglino e Valeria Perdonò daranno voce ad alcune poesie, scritte a Gaza da poeti e poetesse palestinesi durante pubblicate nella raccolta “Il mio grido è la vostra voce” (Fazi). Nel corso della serata, per la regia di Massimo Somaglino, gli interventi musicali del Vicino/lontano Ensemble. Tutti potranno partecipare alla serata: i biglietti numerati per la serata saranno ritirabili gratuitamente, per un massimo di 2 a persona, a partire da mercoledì 7 maggio presso la biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine.