Sciopero dei “sindacati di base” contro guerra, carovita e spese militari. L’adesione di Rifondazione comunista
Rifondazione Comunista si legge in una nota nazionale, aderisce e partecipa allo sciopero generale proclamato unitariamente da quasi tutti i sindacati base “contro la guerra, l’economia di guerra e il governo della guerra”; per dire no all’invio delle armi in Ucraina e all’aumento delle spese militari; per chiedere l’aumento delle spese sociali e dei salari, il ripristino della scala mobile e un reddito di base per tutte e tutti. “Partecipiamo convintamente, si legge ancora, allo sciopero dei sindacati di base perché condividiamo i contenuti della piattaforma, perché oggi c’è bisogno di rilanciare le lotte e perché consideriamo questo un momento di un più ampio percorso di unificazione di tutti i soggetti che si oppongono alle politiche neoliberiste in un unico grande movimento per il cambiamento. Auspichiamo che anche la CGIL decida iniziative forti come lo sciopero generale su una piattaforma di pace e giustizia sociale. Rifondazione Comunista sarà in piazza per dire “basta guerra, no a Putin e no alla Nato” e per chiedere il blocco degli aumenti delle bollette, prezzi calmierati sui generi alimentari di prima necessità, aumenti generalizzati di salari e pensioni, una nuova scala mobile, un salario minimo legale a 10 euro netti all’ora” .