Sciopero generale: grande adesione in piazza e nelle fabbriche anche in Fvg

Adesione massiccia in tutta la regione, con punte dell’80 e addirittura il 100 per cento in alcune realtà. Questi i primi riscontri dello sciopero generale di oggi indetto da Cgil e Uil, che coinvolge per l’intera giornata tutto il lavoro pubblico e privato.
Affollatissima sin da subito la manifestazione regionale che si è tenuta a Pordenone, con il concentramento in piazza Risorgimento, il corteo che, secondo le stime sindacali, ha raggiunto gli 8mila partecipanti, e poi il comizio finale che si è tenuto in piazza Calderari. Alla manifestazione, assieme a lavoratrici e lavoratori, anche giovani e tanti pensionati, bandiere di partiti e la partecipazione del Coordinamento Salute Fvg a difesa della sanità, uno dei temi forti di questo sciopero.
ADESIONI. Adesioni molto elevate nel metalmeccanico in provincia di Pordenone: Electrolux Porcia, Nidec, Savio e Brovedani 90%, Cimolai 85%, ZML 80%, Electroux Profesisonal 70%. Tra le altre Anvedi 50%, Pittway 60%, Sodexo (mensa Electrolux) 100%, Roncadin 16%, Marine Interiors (Fincantieri) 80%, Licar (settore legno arredo) 60%, Abs 40 %, Faber 65%, De Longhi 60%, AFC Acciaieri Fonderie Cividale 60%, Pittini 60%, Siat 90 %. A Monfalcone Nidec 85% e Fincantieri 75%. Nella scuola adesione del 20%. Nel settore trasporti pubblici 50% a Trieste e 80% a Gorizia. In piazza a Pordenone anche Flex e Tirso.
GIOVE. «I primi dati di adesione che arrivano dal manifatturiero sono molto incoraggianti, c’è una grande risposta di lavoratrici e lavoratori – afferma Luigi Giove, della segreteria nazionale Cgil – con questo sciopero vogliamo dire al Governo di fermarsi e cominciare a concordare seriamente con le organizzazioni sindacali le politiche di bilancio. Siamo stanchi di politiche di austerità e soprattutto di mancati interventi di sostegno ai salari, come siamo stanchi di tagli a sanità, istruzione e pubblica amministrazione, di contratti non rinnovati e mancanti interventi su salute e sicurezza. Mancano politiche industriali che siano in grado di difendere posti lavoro e regolare i processi di transizione, l’esplosione dell’utilizzo della cassa integrazione è un segnale di allarme. Bisogna intervenire ora prima che sia troppo tardi».
PIGA. Molto sodidsfatto anche Michele Piga, segretario generale della Cgil Fvg: «Stamattina piazza piena e posti di lavoro vuoti, con dati che ci confortano rispetto al percorso messo in campo. I primi dati sul trasporto pubblico locale, nonostante gli interventi di Salvini, ci dicono che siamo dalla parte giusta. C’è un dato preoccupante sui salari, mentre i tagli alla sanità la sentono direttamente i cittadini. C’è un altro problema serio da affrontare a livello nazionale ma anche regionale rispetto al modello di sviluppo e alle tante crisi industriali in campo. Il manifatturiero è il settore trainante della nostra regione, bisogna investire su questo con interventi nazionali e regionali».
ZORN. «Siamo qui insieme a 50 piazze in tutta Italia – sottolinea il segretario generale Uil Fvg Matteo Zorn – per cambiare una manovra di bilancio sbagliata che non dà risposte concrete ai bisogni del paese su salari, pensione, fiscalità e sicurezza. Anzi gli interventi del Governo vanno in direzione opposta a quello che serve. Vogliamo un altro modello di sviluppo e Non smetteremo di mobilitarci finché non avremo risposte da questo Governo».