Secondo weekend mostra “ritorno a casa”: Casarsa snodo della grande guerra

Secondo fine settimana di apertura per la mostra “Ritorno a casa: Casarsa snodo della Grande guerra” in corso di svolgimento fino al 24 febbraio a Palazzo De Lorenzi Brinis. Sabato 9 febbraio dalle 15 alle 18 e domenica 10 febbraio dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 con ingresso gratuito, accolti dai volontari delle forze combattentistiche che garantiscono l’apertura, si potranno ammirare i reperti del primo conflitto sul territorio casarsese, seguendo il filo conduttore rappresentato dal diario del soldato Francesco Isola, che passò per Casarsa nel suo viaggio di ritorno nell’inverno 1919, dalla prigionia in Germania fino alla sua casa di Spilimbergo.

La mostra, organizzata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Casarsa della Delizia, gode del patrocinio della Fondazione FS Italiane, il sostegno di Itas assicurazioni, Antiquariato e restauro Cimò e orologeria Loris Mior. Durante la prima settimana di apertura si è avuto una positiva affluenza e nei prossimi giorni la mostra sarà anche meta delle visite degli studenti delle scuole dell’obbligo locali.

Tra gli interessanti cimeli in esposizione, da sottolineare la presenza di una delle cime che servivano ad ancorare a terra i dirigibili, nonché la ricostruzione in una sezione della mostra dell’epopea di questi giganti dell’aria che a Casarsa erano ospitati nell’aeroporto poi intitolato all’asso dell’aviazione Francesco Baracca. La mostra ricostruisce come furono realizzati gli hangar, l’atterraggio del primo dirigibile italiano (il P.5 il 1° novembre 1915) e ben due visite all’aeroporto del re Vittorio Emanuele III. In totale sono stati 8 i dirigibili impegnati da Casarsa verso il fronte, per 46 missioni di bombardamento. Le foto a corredo sono impressionanti, con i grandi dirigibili armati che volano a mezz’aria nella campagna casarsese vicino ai loro hangar.

Alla cerimonia d’inaugurazione, che ha visto una grande partecipazione di pubblico, sono intervenuti la sindaca di Casarsa Lavinia Clarotto, che ha ricordato come gli eventi della Grande guerra abbiano toccato in maniera diretta e profonda le comunità di Casarsa e San Giovanni, l’assessore alla cultura Fabio Cristante che ha letto il brano del diario di Isola proprio nel punto in cui rievoca il suo transito in treno per la stazione casarsese e ha espresso la sua soddisfazione per il grande lavoro sinergico tra collezionisti, associazioni e Comune fondamentale per l’organizzazione della mostra e il curatore scientifico Marco Pascoli che ha illustrato le sezioni della mostra stessa. Presenti pure altri esponenti della giunta e consiglio comunale di Casarsa, rappresentanti delle associazioni combattentistiche e i collezionisti Loris Mior, Christian Castellarin e Franco Valvasori che mettendo a disposizione i propri cimeli hanno reso possibile l’esposizione, insieme al lavoro del responsabile del servizio Cultura Marco Salvadori e alla collaboratrice della biblioteca Annarita Belluzzo.