Serena Pellegrino. AVS. Acciaieria, concluse audizioni in Commissioni II e IV: la politica archivia il progetto

“La gran parte degli studi presentati oggi si concentrano prevalentemente sugli aspetti economici, sociali, logistici infrastrutturali del progetto acciaieria di San Giorgio di Nogaro.
La questione ambientale è stata sostanzialmente ignorata, ed è sorprendente perché non esiste un manufatto che sia ad impatto zero, qualsiasi progettista di un’opera impattante sa che prima o poi dovrà affrontare la Valutazione ambientale. Non è sufficiente quanto oggi è stato espresso dall’assessore Scoccimarro sulle garanzie offerte da questa bozza di progetto in tema di tutela e salvaguardia ambientale e di protezione della salute: sono questioni sostanziali, che vanno affrontate indipendentemente dalle tempistiche dei procedimenti autorizzatori”.
Lo ha dichiarato la consigliera regionale Serena Pellegrino, Vice presidente della IV Commissione, nel corso delle audizioni svoltesi oggi in Consiglio regionale sul futuro industriale dell’area Aussa-Corno, sottolineando inoltre la mancanza di trasparenza che ha caratterizzato nel tempo la posizione del proponente, invitato all’audizione ed assente, opacità che ha costretto la Regione a spendere il denaro dei contribuenti per far eseguire studi e approfondimenti sul progetto.

Commenta ancora la Consigliera Pellegrino: “ Ritengo che gli ambientalisti siano intervenuti in maniera congrua e molto propositiva, mentre trovo che chi ha enfatizzato la potenziale offerta di posti di lavoro sia in contraddizione con quanto sentito pochi giorni fa, in altra audizione, con gli esponenti del mondo produttivo regionale che non trovano personale sufficiente a coprire le necessità delle loro imprese. I lavoratori di questo polo siderurgico, per tecnologico che sia, in buona parte non sarebbero italiani, ma sarebbero proprio quelli che, al termine dell’orario in fabbrica, certi sindaci non vogliono vedere per strada con le famiglie.”

“Auspico infine che l’audizione con i promotori della petizione No Acciaieria si svolga come annunciato entro la prima quindicina di ottobre, in quanto la funzione della petizione non si esaurisce sul progetto di San Giorgio di Nogaro, enuncia un monito valido per qualsiasi progettualità e non solo per aree dalla sensibilità ambientale così tanto delicata come la nostra Laguna. Sul futuro incombe la spada di Damocle dell’art.13 del decreto legge 104 dello scorso agosto, da convertire in legge entro il 9 ottobre, in forza del quale anche in altre circostanze, ricorrendo cospicui investimenti stranieri, Consiglio e Giunta regionali potrebbero essere esautorati e vedersi imporre sia un progetto classificato dal Governo come di preminente interesse strategico nazionale sia un commissario straordinario in grado di operare come gli pare con l’unico limite delle norme penali.”