Sergo – Comentale M5S: “Surreale delibera comunale di Udine sul parco fotovoltaico”.
“Comprensibile che un Comune sia favorevole ai parchi fotovoltaici a terra, posizione legittima, ma almeno si esca dall’ipocrisia e si dica che si vogliono trasformare anche quelle poche aree verdi rimaste in distese di pannelli solari”. A sostenerlo per il MoVimento 5 Stelle sono Cristian Sergo, coordinatore provinciale di Udine e Michele Comentale rappresentante del Gruppo Territoriale di Udine.
“Quella approvata ieri è la delibera dell’ipocrisia, perché se da un lato si è voluto condizionare il parere favorevole dell’amministrazione comunale al riconoscimento di compensazioni pari almeno al 3% dei futuri proventi ricavati dal nuovo impianto di Beivars, che a leggerla da un lato sembra una grande conquista da parte del Comune, dall’altro è del tutto inutile. I proponenti – ricordano i due esponenti M5S – non possono presentare al Comune un piano di compensazioni inferiore al 3% dei proventi, come recita la nuova legge regionale, né superiore al 3%, come recita il decreto ministeriale. Di fatto, è come se il Comune di Udine avesse concesso un parere favorevole alla realizzazione di un impianto che trasformerà un noccioleto di sei ettari in pannelli solari, a condizione che i proponenti paghino le tasse. Monsieur de La Palice era un dilettante a confronto”.
“Avremmo preferito una soluzione meno ipocrita, almeno sarebbe stato chiaro a tutti l’intento dell’amministrazione, che ha ancora ampi margini per poter raggiungere il famoso 3% del suolo agricolo da destinare a impianti fotovoltaici, nonostante ce ne sia già oltre una decina, senza far credere ai cittadini – aggiunge Comentale – di aver ottenuto chissà quali vantaggi. Sentire ancora che abbiamo bisogno dei parchi fotovoltaici, soprattutto dopo gli eventi occorsi in Spagna poche ore prima, credo sia la massima espressione di una politica miope che non si vuole nemmeno sprecare a leggere dati e statistiche fornite da chi gestisce la rete elettrica”.
“Gli stessi gestori che per collegare un impianto fotovoltaico realizzato da un’impresa chiedono almeno due anni di attesa, o son costretti a non far operare già adesso alcuni pannelli, anche se installati sui capannoni. Non a caso – chiude l’ex consigliere regionale Sergo – la nostra Regione ha già installato la potenza richiesta non solo al 31 dicembre 2024, ma anche quella prevista per il 31 dicembre 2025 e per la metà del 2026 e quasi tutti su abitazioni, capannoni ed edifici pubblici. Due anni appunto, ma nonostante questo e nonostante la cinquantina di parchi già autorizzati in Friuli Venezia Giulia, ancora da installare, alcuni enti locali continuano a dare pareri favorevoli”.