PD: Si blocca il percorso per la successione al segretario regionale Liva. Manca “strategicamente” il numero legale nell’assemblea
Prosegue quella che sembra sempre di più una traversata nel deserto per il Partito Democratico del Friuli Venezia Giulia. Ieri l’assemblea regionale avrebbe dovuto decidere le modalità di apertura della fase congressuale dopo le dimissioni del segretario regionale Renzo Liva, all’indomani della non brillante prova elettorale del partito nelle regionali. Dimissioni che seguivano, è bene ricordarlo, l’abbandono dell’allora segretario Cristiano Shaurli a seguito di “criticità” emerse nella compilazione delle liste elettorali per le politiche. Insomma non c’è pace per i Dem del Fvg che innestano quella che appare una crisi di leadership resa ancora più complessa dalla stagione delle primarie. La vittoria di Elly Schlein ha infatti reso più traballanti alcuni posizionamenti interni al partito. Così ieri nel parlamentino Dem Fvg è mancato il numero legale e temi e modi del congresso regionale saranno decisi dagli organi nazionali del partito. “A questo esito conduce, ha spiegato in maniera trasparente la presidente dell’assemblea Tamara Blažina, la mancanza del numero legale che era convocata anche per approvare il bilancio e una delibera del partito regionale sull’apertura della fase congressuale in Friuli Venezia Giulia”. “Esprimo soddisfazione per l’approvazione del bilancio avvenuta – continua la presidente dell’assemblea – quando il numero legale era ancora assicurato. Grazie soprattutto ai contributi degli eletti e alla gestione oculata del tesoriere Mezzorana siamo un partito con i conti in ordine”. Ma poi qualcosa è successo e sul secondo voto, quello sulla delibera che doveva regolare l’elezione del segretario è mancato e non certo a caso il numero legale. “Era all’ordine del giorno una delibera che doveva aprire la fase congressuale del Friuli Venezia Giulia ad ogni livello – spiega Blažina – stabilendo i termini per le iscrizioni, la presentazione delle candidature e la conclusione entro la data del 15 ottobre 2023. Tutto ciò in sintonia con le indicazioni nazionali che riguardano quasi tutte le altre Regioni e tenendo conto di specifiche esigenze emerse dal dibattito interno. Era prevista anche l’approvazione della Commissione congressuale regionale. Con rammarico ho dovuto prendere atto che i votanti, pur percentualmente a largo favore alla delibera, non raggiungevano il numero legale”. Ovviamente l’improvvisa mancanza del numero legale è stata “strategica” da parte di una parte dell’assemblea alla quale, probabilmente, non andavano bene soprattutto le tempistiche forse troppo diluite, così la palla passa a Roma dove, evidentemente, gli equilibri sono diversi rispetto a quelli del Fvg . “Ho informato gli organi preposti del Partito nazionale – ha aggiunto la presidente Blažina – e ora attendiamo le loro valutazioni e le conseguenti indicazioni, auspicando che la tempistica proposta sarà congruenti con le esigenze di apertura e di elaborazione tematica espresse dalle Federazioni. Nel frattempo le Federazioni sono pienamente operative e – conclude – impegnate nel percorso verso le prossime elezioni amministrative del 2024”.