Sulla nomina della Perissutti, anche il Pd scarica il sindaco De Toni. Ne scaturirà un vertice di maggioranza?

Alla fine anche il Pd “scarica” il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni sulla scelta subito stigmatizzata da molti di indicare il nome di Daniela Perissutti come vicepresidente di Arriva Udine. La Perissutti, particolare non certo casuale, è moglie di Stefano Salmè, leader del partito d’opposizione di ultradestra “Io amo Udine”, nonché essa stessa esponente di una destra estrema non certo compatibile con una maggioranza di centrosinistra. Già ieri Rifondazione Comunista e la civica Costruire Futuro avevano stigmatizzato come, a dir poco, inopportuna, la nomina. Questa mattina a rincarare la dose era arrivata la nota di Alleanza Verdi Sinistra Possibile che, si legge testualmente, “esprime disagio e sorpresa per la nomina di Daniela Perissutti nel CDA di Arriva Udine, importante azienda partecipata che gestisce il settore strategico dei trasporti”. “La nomina di Perissutti, scrive Avs arriva pochi giorni dopo il 25 Aprile, quando una gran folla di cittadini democratici e antifascisti ha riempito le vie del centro di Udine per ricordare il tributo di sangue della città e della provincia per la liberazione dal nazifascismo…. Perissutti, prosegue la nota, non è per nulla in linea con i valori fondativi della nostra Costituzione e non capiamo nemmeno l’opportunità politica di tale scelta. La nomina nel CDA di Arriva Udine è irricevibile e ci confronteremo con le altre forze politiche della maggioranza per concordare una presa di posizione comune. Auspichiamo in futuro un maggiore coinvolgimento dei gruppi consigliari e auspichiamo che le prossime nomine politiche non escano dal perimetro costituzionale, avendo Udine un gran numero di professionalità democratiche ed antifasciste pronte a dare un contributo alla città”. Detto fatto ed ecco che arriva la nota del partito Democratico a firma del segretario cittadino Rudi Buset: «Ci sfuggono, nelle valutazioni del sindaco, i criteri relativi alle competenze di Daniela Perissutti rispetto al tema Trasporto pubblico locale e la conseguente fiducia che il primo cittadino stesso nutre nei suoi confronti».
«Il sindaco – spiega il segretario cittadino dei Dem, Rudi Buset – ci ha rappresentato, nelle recenti scelte relative al Cda della Net, esigenze di carattere tecnico per la gestione dell’azienda. Che tradotto – prosegue Buset – significa la volontà di scegliere una persona come Massimo Fuccaro, con evidenti caratteristiche professionali, confermate da un curriculum invidiabile, a cui va sommata una solida fiducia personale da parte del sindaco stesso. La posizione del Pd, a riguardo, è nota – continua Buset –. A pochi giorni di distanza, però, la scelta del sindaco di Udine, non condivisa dal Partito Democratico, di nominare come vice presidente di Arriva Daniela Perissutti va in contraddizione rispetto a queste motivazioni». «Per il Partito Democratico udinese – chiarisce ancora Buset –, le nomine nelle partecipate da parte dell’amministrazione comunale sono e saranno sempre uno strumento fondamentale per la crescita di realtà che hanno come obiettivo, nei diversi settori, il miglioramento della nostra città. Non sono di certo considerate come un contentino da richiedere per la propria forza politica – conclude – e ne è prova l’aver sempre indicato, come Partito Democratico, figure adatte ai ruoli proposti».

Bene che De Toni capisca di non essere il “podestà”, ma che la “rivolta” in maggioranza nasca su una poltrona è cosa triste