Sinistra Italiana chiede deroghe tamponi per i cittadini della aree confinarie
Co una nota la segreteria regionale di Sinistra Italiana chiede deroghe tamponi per i cittadini della aree confinarie: “Il “Governo dei migliori” e la giunta Fedriga si sono dimenticati ancora una volta dei cittadini delle fasce confinarie del Fvg. Attualmente se un cittadino italiano di un comune confinario ad Austria e Slovenia intende recarsi a pochi chilometri oltre confine, anche per poche ore, dovrà poi esibire al rientro un tampone molecolare o antigenico con esito negativo, effettuato nelle 48 ore che precedono l’arrivo in Italia. Se con l’ordinanza del Ministero della Salute del 14.5.2021 viene eliminata la quarantena di 5 giorni per entrare in Italia, rimane l’obbligo di esibire un tampone negativo al rientro, anche se il cittadino è già stato vaccinato o ha sviluppato gli anticorpi.
Un controsenso – dichiara Emanuel Oian della segreteria regionale di Sinistra Italiana – che denota il permanere di uno scarso interesse della politica regionale e nazionale verso i cittadini delle aree confinarie, già duramente colpiti dalla chiusura dei confini.”
“Il Ministro dell’innovazione Colao ha dichiarato che dal 1° luglio -ritardi permettendo- partirà il Green Pass europeo che permetterà di spostarsi liberamente tra i paesi infra-Ue. Se la giunta Fedriga per motivi ideologici ha tutto l’interesse a non interessarsi della riapertura completa dei confini, la sensibilità a Roma dovrebbe essere – in teoria – diversa. Vista la situazione epidemiologica favorevole Sinistra Italiana Fvg chiede che venga istituita -nell’attesa dei regolamenti europei- una deroga all’esibire i tamponi negativi al rientro in Italia per i cittadini del Fvg residenti entro i 30 chilometri dai confini.”
“Alcune aziende sanitarie inoltre non rilasciano il certificato con ciclo vaccinale completato a coloro che avendo avuto la positività al covid hanno fatto, su indicazione ministeriale, una sola dose di richiamo vaccinale. In particolare questa problematica riguarda gli operatori sanitari (medici, infermieri, Oss, etc…). Sinistra Italiana Fvg ritiene che questo problema vada risolto al più presto.”
“La Regione Fvg – dichiara il segretario regionale di Sinistra Italiana Sebastiano Badin – dovrebbe poi farsi carico del costo dei tamponi, seguendo l’esempio del Trentino-Alto Adige dove la Regione ha previsto due tamponi nasali gratuiti nelle farmacie convenzionate ogni settimana.”
“Lo sforzo della Regione – conclude la nota della segreteria di Sinistra Italiana Fvg – deve ora concentrarsi sulla prevenzione ed è sbagliato che i cittadini che vogliano fare i tamponi debbano pagare 26 euro dai privati. Questo sistema disincentiva un monitoraggio capillare. La Regione autonoma Fvg si faccia carico di chiedere delle deroghe per i residenti nelle zone confinarie, di garantire il pass per chi ha fatto il ciclo vaccinale completo e del costo dei tamponi.”