Sinistra Italiana: No al nucleare in Fvg
Non siamo sorpresi dell’impreparazione dell’assessore Bini sui temi ambientali, già vista in modo eclatante presentando gli investimenti per i poli sciistici senza alcuna considerazione della situazione di emergenza climatica.
Ora l’assessore Bini si avventura in politica energetica sostenendo il nucleare “sicuro” e le trivellazioni per il gas al largo delle nostre coste.
“Il nucleare è il passato, lo dimostrano le recenti decisioni della Germania, non è sicuro, è costoso, necessita di tempi di costruzione molto lunghi”, precisa Michele Ciol della segreteria regionale. Il pericolo della centrale slovena di Krsko è lì da anni e l’assessore non se ne è accorto, forse è favorevole a una centrale o a un deposito di scorie sul nostro territorio regionale? “No grazie! I cittadini due volte hanno detto di no con un referendum” incalza Serena Pellegrino della segreteria nazionale.
“Chissà cosa ne pensa poi il sistema turistico balneare della nostra regione di vedere piattaforme di trivellazione al largo di Lignano, Grado e Duino?” aggiunge Sebastiano Badin, segretario regionale. Fonte fossile il gas, la cui estrazione deturpa l’ambiente marino ed è antieconomica.
Come i sodali leghisti, l’assessore Bini sminuisce efficienza energetica e fonti energetiche rinnovabili, assi portanti della politica energetica per una vera transizione del nostro sistema industriale.
E’ evidente quale sia la prospettiva, quella della transazione economica a vantaggio della vecchia industria distruttrice dell’ambiente.
“La nostra alternativa al fossile Bini è efficienza energetica, fonti rinnovabili, reti intelligenti: reale transizione ecologica innovativa con il sistema industriale sano”, conclude Michele Ciol.