Situazione dell’ex Silos di Trieste sempre più complicata. Nella notte devastata l’auto di una guardia giurata di servizio nell’area
Quanto avvenuto la notte scorsa nella zona dell’ex silos a Trieste potrebbe dare una accelerazione alla situazione dell’area che da molto tempo è diventata fatiscente dormitorio per migranti e richiedenti asilo che non hanno trovato adeguata accoglienza. L’episodio rischia di creare ulteriore tensione e riguarda il fatto che un uomo tra i 30 e i 40 anni (questa l’età del soggetto secondo una prima ricostruzione) si è scagliato a mani nude contro un’autovettura della vigilanza privata sfondando il parabrezza. Il soggetto dopo la fulminea azione ha fatto perdere le sue tracce. Secondo la ricostruzione l’addetto alla vigilanza aveva intimato all’uomo di allontanarsi dalla zona in quanto proprietà privata (di Coop Alleanza 3.0). A quel punto, il giovane si è scagliato contro l’auto, Sul posto è intervenuto personale della Polfer (il Silos è adiacente alla stazione ferroviaria). L’uomo ha fatto perdere le sue tracce. “Fortunatamente, hanno spiegato dalla società di vigilanza, nessun problema fisico per la guardia giurata ma ingenti danni alla vettura di servizio. La professionalità e l’esperienza hanno evitato il peggio”. Come è noto, pochi giorni fa, la proprietà dell’area (Coop Alleanza 3.0) aveva avuto un incontro interlocutorio con il prefetto Pietro Signoriello nel quale, i rappresentanti di Coop Alleanza 3.0 proprietari dei Silos di Trieste, avevano informato di aver presentato una denuncia per invasione di edificio allo scopo, probabilmente, di mettere per iscritto la descrizione della situazione, infatti Coop Alleanza 3.0 non ha chiesto un provvedimento d’urgenza, lasciando quindi alla Procura la decisione su come agire. Preso atto della nuova occupazione dell’immobile, a tutela dell’incolumità delle persone e in osservanza delle indicazioni fornite dalle autorità cittadine, Coop Alleanza 3.0 ha dunque dovuto presentare, giustamente per tutelarsi, denuncia per invasione di edificio, ed è ora in attesa che gli organismi preposti attuino il trasferimento dei richiedenti asilo in altra struttura, è stato in sostanza comunicato dai funzionari della cooperativa. Sulla questione era intervenuto anche il Consorzio Italiano di Solidarietà, Secondo ICS lo sgombero non è attuabile “senza dare contestuale risposta all’accoglienza dei richiedenti asilo, non solo ovviamente di coloro che ora occupano l’area, bensì di tutti coloro che ogni giorno non trovano una risposta di accoglienza, come la legge prevede”. Se da un lato quindi i presupposti per ipotizzare il reato a carico di ignoti ci sono, sarà la Procura a dover valutare, a fine indagini, come agire. In sostanza non veniva ipotizzata alcuna azione di forza, ma l’episodio della notte scorsa potrebbe modificare la situazione anche se non è per nulla chiaro se l’aggressore fosse uno dei “dimoranti” o invece un soggetto diverso, uno di quelli, avevano denunciato proprio i richiedenti asilo, che operano piccoli furti e soprusi ai loro danni.