Sores, confermata la volontà di bloccare la gara per favorire la “risorsa interna”, ma per Riccardi è scelta aziendale, lui non c’entra

Ennesima puntata per la vicenda della nomina del direttore della Struttura Operativa Regionale Emergenza Sanitaria (SORES). Una incredibile vicenda di malgoverno della sanità (intesa non per profili di illegittimità alle norme) ma come arroganza del potere da parte di chi ritiene, evidentemente, che essere al governo vuol dire occupare ogni poltrona che via via si rende disponibile con propri personaggi di fiducia. Un male comune lo “spoils system” che non a caso letteralmente dall’inglese vuol dire “sistema del bottino”. Ma  talvolta la sostituzione di poltrone viene caricata anche da un livello intollerabile di autoritarismo che diventa violenza di sistema. Siamo così all’ennesima dimostrazione di come la forma aziendale che si è voluta dare alle strutture sanitarie pubbliche sono solo il paravento per, al bisogno, indicare l’autonomia di gestione per scaricare responsabilità, continuando in realtà a gestire la sanità e le sue poltrone con metodi di spartizione politica e in taluni casi indebolirne la funzionalità per sostituire servizi, anche essenziali, con interventi privati che più che di sostegno al sistema diventano sostitutivi dello stesso.  Torniamo alla vicenda Sores sulla quale un ruolo nello scoperchiare il fetido vaso l’ha avuto anche il nostro giornale che ha lanciato l’allarme su quanto si vociferava stesso avvenendo intorno a quella gara d’appalto. Dopo il nostro allarme sono arrivare le conferme che le voci erano realtà,  fino all’epilogo odierno che ci arriva dall’Aula del Consiglio Regionale dove questa vicenda ha visto conferma su tutta la linea.

Nei giorni scorsi avevamo dato notizia del fatto che a seguito del clamore mediatico suscitato soprattutto dalle dichiarazioni del direttore generale dell’Azienda regionale di coordinamento per la salute, Giuseppe Tonutti, sia il consigliere Simona Liguori (Cittadini) che il pentastellato Ussai avevano chiesto chiarimenti immediati all’assessore alla salute Riccardi.
Durante il question time di oggi in Aula la consigliere Simona Liguori ha spiegato: «Per comprendere le motivazioni di un eventuale cambiamento in merito alle procedure in essere adottate per giungere alla nomina del direttore della Struttura Operativa Regionale Emergenza Sanitaria (SORES) è stata chiesta la convocazione urgente di una seduta di Commissione III al fine di ascoltare Giuseppe Tonutti, direttore dell’Azienda regionale di coordinamento per la salute (ARCS)». «Il direttore generale di ARCS ha dichiarato agli organi di informazione che “si sta anche valutando una soluzione diversa dal concorso che potrebbe essere ritirato nel caso si trovasse un responsabile all’altezza dell’incarico” – ha aggiunto Liguori -. Parole come queste vanno necessariamente approfondite: non capiamo le ragioni di un eventuale ritiro del bando, posto che quattro professionisti hanno presentato la propria candidatura e una commissione è già stata sorteggiata». La richiesta di convocazione urgente della III Commissione regionale, oltre che da Simona Liguori, era stata sottoscritta dai commissari Furio Honsell (Misto-Open FVG), Walter Zalukar (Misto), Giampaolo Bidoli (Patto per l’Autonomia), Nicola Conficoni, Roberto Cosolini e Mariagrazia Santoro (Partito Democratico), Ilaria Dal Zovo e Andrea Ussai(M5S).
Ed è proprio Ussai che rincara oggi  la dose parlando di “SORES tra criticità storiche e scelta del direttore sospetta”. “Le criticità della Sala Operativa Regionale Emergenza Sanitaria sono le stesse da quattro anni, la pandemia ha certamente peggiorato la situazione ma può essere tirata in ballo fino a un certo punto”. Lo afferma il consigliere regionale pentastellato  Ussai, dopo la risposta dell’assessore Riccardi alla interrogazione che toccava anche il tema della scelta del futuro direttore della SORES. “Rimane il sospetto che la possibile sospensione del concorso in atto sia dovuto alla presenza di candidati non graditi”. “È vero che nell’ultimo anno la pandemia ha impegnato il Servizio sanitario regionale, bloccando una serie di atti tra cui l’emanazione del Piano dell’emergenza – urgenza, ma prima c’erano due anni in cui nulla è cambiato, nonostante le aspre critiche fatte in passato anche dal centrodestra – ricorda il consigliere M5S -. A due anni dalla fine della legislatura, tutti i problemi sono ancora lì”. “Per quanto riguarda la scelta del prossimo direttore della Sala operativa, concordiamo con Riccardi quando dice che la politica deve restarne fuori. Lascia perplessi, però, che si parli di bloccare un avviso pubblico già in fase avanzata. Perché la figura di alto profilo che si sta cercando non può essere individuata tra i quattro candidati che hanno presentato il curriculum? – si chiede Ussai – Non vorremmo che si preferisca scegliere direttamente qualche ‘yes man’, magari individuando un candidato più… Amato dall’assessore regionale”.
Ma quale è stata la risposta di Riccardi alle legittime domande dei consiglieri?
Così ha sentenziato l’assessore: “… Riguardo alla copertura del direttore della struttura, ARCS ha avviato procedura concorsuale la quale al momento, è in essere. Va altresì chiarito che nell’autonomia delle responsabilità aziendali Arcs sta anche conducendo delle valutazioni per verificare la copertura dell’incarico anche con modalità del comando di un professionista che presenti i requisiti imposti dalle norme vigenti. Nel caso tale soluzione andasse in porto, con provvedimenti adottati entro la fine di maggio, il bando verrebbe ritirato o sospeso, come è possibile fare in base alle norme in vigore. L’attuale facente funzioni uscirà dal servizio in data 1 agosto pv e le procedure in corso assicureranno continuità nell’attribuzione della responsabilità della struttura. In conclusione, rispetto a concetti che ho ascoltati i quali riguarderebbero influenze, trasparenze fino a blocchi o prosecuzioni di concorsi evito ogni commento. Ci sono norme che vanno rispettate, questo è compito delle aziende non del consiglio o della giunta regionale”.
Oibò come spesso accade, se non sempre, Riccardi quando vede la mala parata si “scuda” rimpallandole responsabilità.  Come dire “poltrone a noi!” responsabilità a loro…. Un giochetto che inspiegabilmente gli è spesso riuscito e non solo in sanità. Evidentemente ci sono tanti lacchè che non hanno nemmeno il coraggio di ribellarsi quando gli vengono scaricate tutte le responsabilità. Avremmo invece un consiglio da dare all’individuando “responsabile all’altezza dell’incarico” per il Sores. Vale la pena ottenere quella poltrona in questo modo sapendo di essere di fatto sfiduciato a “pubblico ludibrio”? Dato che certamente si tratta di un professionista serio riteniamo debba essere lui in primis a tirarsi indietro. Vedremo, perchè la telenovela non è per nulla finita.