“Spettacolo Gracco scherzo teatrale” sabato al Bon di Colugna

Dimostrare il rapporto profondo che si crea con il territorio e promuovere dal punto di vista turistico la montagna meno conosciuta.  Sono questi i due obiettivi di “Gracco”, la rappresentazione teatrale che andrà in scena sabato 1 aprile alle 20.30 al teatro Luigi Bon di Colugna. Sarà uno spettacolo che assume anche il volto di una festa collettiva per una comunità che riscopre e celebra i propri valori.  E’ la storia di un percorso a ritroso nel tempo,  alla ricerca delle origini delle piccole frazioni di  Gracco, Vuezzis e Givigliana nel comune di Rigolato e della Val Degano in generale , tra fantasia, realtà e provocazione, per rileggere la Storia di tutta la Carnia e non solo.
Lo scherzo teatrale nasce da un racconto immaginifico che prova a rispondere alla domanda ricorrente tra i “Gracchi” (coloro che numerosi portano il cognome Gracco, concentrati proprio nel comune di Rigolato e che prendono il nome dalla sua frazione chiamata, appunto, Gracco ): “Quando e come i romani arrivarono in Val di Gorto? Siamo veramente discendenti dei famosi fratelli Tiberio e Gaio Gracco, figli della nobildonna romana Cornelia?”. Gli spettatori verranno immersi in un’ambientazione seicentesca con scenografie, arredi, oggettistica dell’epoca e verranno coinvolti in un racconto appassionante da un enigmatico “benandante” (Sempronio, interpretato da Simone Floreani) primo conoscitore di tutti i segreti della Val Degano.
“Gracco” è presentato da Concentus Ensamble, formato dai soprani Carol Hoefken e Silvana Zanier (che ha curato i costumi e la scenografia) e i musicisti Maria Moreale, Marius Bartoccini, Vanni Floreani. L’evento nasce da un’idea di Claudio Pittin (elaborata da Igino Piutti), è realizzato e curato da Paola Di Sopra per il Comune di Rigolato. Parteciperà il Grop Coral Gjviano, diretto dal maestro Diego Gracco.