Spilimbergo. Il tesoro del duomo: Oltre 2 mila persone nelle prime giornate di apertura
Oltre 2 mila persone hanno già visitato nelle prime giornate di apertura la mostra “Spilimbergo. Il tesoro del duomo”, inaugurata il 2 dicembre e fruibile fino al 3 marzo 2024 nello storico Palazzo della Loggia, a Spilimbergo (PN). L’esposizione di arte sacra raccoglie beni artistici dal grande valore, alcuni dei quali alla prima esposizione pubblica, che hanno arricchito nel corso dei secoli il complesso monumentale del duomo di Santa Maria Maggiore. In vista delle festività l’orario di apertura della mostra si amplia notevolmente. Il pubblico potrà ammirare le opere esposte ogni giorno, dal 22 dicembre al 7 gennaio, con orario continuato dalle 10.00 alle 19.00. Visite guidate alla mostra e al duomo saranno organizzate ogni domenica, alle 15.30, su prenotazione, contattando l’Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica del Comune di Spilimbergo allo 0427 2274, tramite WhatsApp al 329 6297148 o scrivendo a iat@comune.spilimbergo.pn.it. Una visita guidata speciale è inoltre in programma per il giorno di Santo Stefano, martedì 26 dicembre. L’ingresso alla mostra è libero e gratuito. Dopo il periodo festivo la mostra tornerà all’orario tradizionale, il sabato e la domenica, sempre dalle 10.00 alle 19.00.
Fra le opere di maggiore pregio, fra quelle esposte, troviamo senza dubbio i dipinti dei Paggi reggistemma di Giovanni Antonio de’ Sacchis, detto il Pordenone (sec. XVI), il San Girolamo di Antonio Carneo (sec. XVII), i preziosi Codici miniati da Giovanni de Cramariis, (sec. XV-XVI), e ancora i paramenti sacri e l’oreficeria. Tutte le info su www.vivispilimbergo.it .
La mostra “Spilimbergo. Il tesoro del duomo”è organizzata dalla Città di Spilimbergo e dalla Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Spilimbergo, con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia e Unione Artigiani Pordenone, in collaborazione con Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, Ente Regionale Patrimonio Culturale Friuli Venezia Giulia, Diocesi di Concordia-Pordenone, Scuola Mosaicisti del Friuli e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Udine. Progetto a cura di Federico Lovison con la collaborazione scientifica di Maurizio d’Arcano Grattoni e le foto di Stefano Ciol.