Stagione da record alle Grotte di Villanova
Stagione da record, nonostante le complessità del periodo, per le Grotte di Villanova, che in soli 3 mesi hanno registrato più di 4.000 ingressi tramite le visite su prenotazione, frutto della riorganizzazione logistica imposta dal Covid. «Gli ultimi due anni – dichiara il presidente del Gruppo Esploratori e Lavoratori Grotte di Villanova, Mauro Pinosa, appena riconfermato nel suo ruolo con tutto il direttivo – sono stati penalizzati da una prolungata chiusura del sito, con notevoli perdite economiche: ci siamo però saputi adattare alla situazione e la riapertura, infatti, ci ha regalato grandi soddisfazioni. Vediamo crescere costantemente il numero di visitatori, e questo ci spinge ad andare avanti con tenacia, passione ed entusiasmo anche sul fronte dei lavori che vogliamo realizzare per fare delle Grotte e della nostra splendida valle un polo turistico di primaria importanza, creando anche le condizioni perché i giovani tornino o restino a vivere in montagna». Il successo delle Grotte è frutto della “visione” di Pinosa – cui si deve la nascita del sistema imprenditoriale di gestione della Grotta Nuova – e del suo staff, cui l’assemblea dei soci ha appunto confermato la fiducia: vicepresidente resta quindi Gianni Lovo, affiancato da Luigi Pinosa e Tiziana Angotzi. «Tutti i risultati conseguiti finora – sottolinea Pinosa – sono merito delle guide, dei soci e soprattutto dei vari componenti che si sono succeduti nel consiglio direttivo, che hanno avuto fiducia in me e mi hanno supportato. E un grande ringraziamento va rivolto, naturalmente, alla Regione, che ha sempre creduto in noi, come dimostra anche il recente finanziamento di un impianto di risalita per il nuovo ingresso, in fase di progettazione». Il complesso ipogeo della Grotta Nuova fu individuato nel lontano 1925: Villanova in Monti, come si chiamava allora il piccolo paesino (poi ribattezzato Villanova delle Grotte proprio in ragione della straordinaria scoperta), divenne il centro del turismo speleologico dell’epoca. Il sottosuolo carsico della zona ospita oltre 43 chilometri di grotte: la sola Grotta Nuova ne misura più di 9. Narra la leggenda che la Grotta Nuova “streghi chi l’ama”, legandolo indissolubilmente a sé: certamente così è successo a Mauro Pinosa, nipote di Guerrino Pinosa (uno degli scopritori del reticolo di cavità), che lo portò per la prima volta in grotta a 8 anni. Da allora quel bambino, oggi vicesindaco di Lusevera, è stato tutt’uno con l’affascinante ambiente ipogeo, con un pensiero fisso: «Realizzare – spiega – il sogno del mio nonno paterno, allungando il percorso turistico fino alla grandiosa Sala Regina Margherita».