Stretta in Ucraina sui partiti politici. Il presidente Zelensky annuncia restrizioni ai movimenti accusati di avere legami con Mosca
La notizia è rimbalzata dalla BBC e ripresa dalle agenzie di stampa internazionali. Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha annunciato restrizioni alle attività di 11 partiti politici nel Paese, compresi alcuni movimenti accusati di avere legami con la Federazione russa. Comprensibile dal punto di vista ucraino ma non certo una azione positiva visto che fra le forze messe all’indice c’è la Piattaforma d’opposizione – Per la Vita, uno dei maggiori partiti filo-russi comunque rappresentato nel parlamento di Kiev. Il ministero della Giustizia ha attuato le restrizioni comunicando che rimarranno in piedi finché durerà la legge marziale. Ovviamente un pessimo segnale per la democrazia, visto che alcune delle forze in questione hanno rappresentanza parlamentare ma che si inquadra nel clima pesantissimo determinato dall’avanzata delle truppe russe e dall’accerchiamento delle città. Secondo fonti governative ucraine sarebbero stati individuati non meglio specificati contatti fra esponenti di queste forze politiche e i russi tesi a minare la volontà di resistenza nei confronti dell’invasore. Ovviamente la decisione di Zelensky viene criticata, ma senza dargli grande clamore, dal presidente della Duma (il Parlamento russo), Viacheslav Volodin, che citato dall’agenzia russa Tass, afferma che “il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha commesso un altro errore, vietando il lavoro di 11 partiti, compresi quelli parlamentari: una decisione che comporta a una spaccatura nella società”. Ovviamnte che una lezione di democrazia arrivi dai russi che negano perfino la parola guerra e condannino chi la pronuncia appare davvero ridicolo. Comunque il segnale di irrigidimento del governo Ucraino resta un pessimo segnale. Intanto come accade ogni notte, il presidente ucraino invia messaggi video alla sua gente, ma anche all’invasore. Nell’ultimo video di 6 minuti il presidente Zelensky ironizza sulla incapacità da parte dei militari russi di trovare in Ucraina i “nazisti”, riferendosi alla propaganda russa che sta alla base dell’intervento militare nel territorio ucraino. Questo un passaggio significativo tratto dal video: “È già terminato il 25° giorno che l’esercito russo sta cercando e non riesce a trovare in Ucraina i nazisti che hanno inventato, dai quali avrebbero voluto proteggere il nostro popolo. Come cercano e non riescono a trovare ucraini che li incontrerebbero con dei fiori. E, soprattutto, l’esercito russo non riesce a trovare la strada di casa. Ecco perché i nostri soldati li aiutano sulla via del giudizio di Dio”.