SviluppoImpresa: Varata all’unanimità nella notte la legge a sostegno del tessuto produttivo Fvg
“Oggi è stata scritta una bella pagina della storia politica del Friuli Venezia Giulia. SviluppoImpresa è una legge complessa e importante che vuole dare risposte concrete, soprattutto nel medio e lungo termine, alle necessità delle imprese della nostra regione e vedere l’Aula approvarla all’unanimità non può che fare grande piacere perché conferma la serietà del lavoro svolto. Voglio quindi ringraziare l’intero Consiglio regionale, perché in questi giorni abbiamo potenziato, rafforzato e reso SviluppoImpresa ancora più rispondente alle esigenze delle nostre imprese. Negli scorsi mesi abbiamo svolto un lavoro molto importante e corposo di ascolto e di sintesi, per il quale ringrazio sia la Direzione Attività produttive che l’Agenzia lavoro e sviluppoimpresa. Obiettivi e strumenti contenuti nella riforma sono stati raffinati e rafforzati attraverso i provvedimenti dell’Aula, dando così vita a una legge che consente di modernizzare il tessuto economico, favorendo la condivisione di intenti tra imprenditori, lavoratori e mondo produttivo”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, dopo l’approvazione da parte del Consiglio regionale del disegno di legge 123 SviluppoImpresa avvenuta all’unanimità.
Sono serviti quindi tre giorni di sedute per vedere la parola fine per l’approvazione del disegno di legge 123 SviluppoImpresa, che ha registrato il favore unanime del Consiglio regionale.
“Ho votato a favore – ha spiegato il relatore per la Minoranza Furio Honsell (Open Fvg) in chiusura di lavori – perché nel complesso pensiamo sia una legge ampia ed antologica e costituisce un’apertura di credito nei confronti dell’assessorato in un momento di profonda crisi non solamente sanitaria ma anche sociale ed economica.” Esprime parere positivo il Consigliere di Open Sinistra Fvg Furio Honsell “Hanno accolto alcuni fra i nostri spunti in tema di efficientamento energetico, sostenibilità ambientale, innovazione, cultura digitale e di open technology, e ancora in tema dii servizi agli anziani e con gli anziani (silver economy) che avevamo sostenuto in numerosi emendamenti e ordini del giorno anche in passato” “Esprimo inoltre soddisfazione del fatto che, per la prima volta in questa legislatura si pone finalmente l’attenzione sul tema della sostenibilità ambientale. Anche in questo senso credo che le nostre battaglie ed i nostri suggerimenti di questi anni abbiano sortito finalmente degli effetti.” “La legge senz’altro non è perfetta e senz’altro subirà delle modifiche e dei correttivi nel prossimo futuro, mi auguro che quando succederà verrà accolto il mio invito a porre l’attenzione su quella che sarà la grande sfida dei prossimi mesi ovvero attrezzare l’impresa a gestire il momento nel quale verrà meno il blocco dei licenziamenti in modo che non siano poi i lavoratori a pagare le conseguenze della crisi.”
Parlando per il Gruppo dei Cittadini, e dunque anche per la collega Simona Liguori, relatrice per la Minoranza in Aula, Tiziano Centis ha definito il provvedimento “importante perché dà una prima risposta alla crisi venutasi a creare nel 2020 e non ancora terminata”, perciò la sua speranza è che ci siano ulteriori risorse da mettere in campo proprio perché il peggio non è ancora passato.
Massimo Moretuzzo (Patto), anche a nome di Giampaolo Bidoli relatore per la Minoranza, ha detto che fare una legge di sviluppo economico di questi tempi non è facile e che il Consiglio si assume una grande responsabilità. “Ombre restano nella parte dedicata al commercio, sarebbe stato meglio trattare questo settore come a sé stante, inoltre il tema della sostenibilità ambientale è presente nel ddl ma non con il dovuto coraggio. Si deve però restare tutti uniti, andando al di là delle singole posizioni, perciò il voto finale deve essere positivo”.
“Fa piacere che molte delle istanze del M5S abbiano trovato concretezza nel ddl 123 e questo è uno dei motivi del nostro voto favorevole”, ha spiegato il relatore per la Minoranza Cristian Sertgo sperando ci possa essere un vero rilancio delle attività produttive della regione. “Seguiremo la stesura dei regolamenti di attuazione della legge”.
“Ha una scrittura che non manca di innovare nei contenuti con all’interno una percentuale elevatissima di contributi del Pd”, ha commentato l’ultimo dei relatori per la Minoranza, Sergio Bolzonello, ma a suo dire restano alcune criticità. “È una importante e dovuta norma di manutenzione straordinaria, ma non convince sul commercio (anche per lui andava stralciata la parte per trattarla singolarmente) e sulla riqualificazione dell’edilizia e delle strutture ricettive (anche qui, il Pd aveva chiesto lo stralcio)”, così come ci sono disposizioni che creano conflitti nel settore turistico.
“Legge che segnerà il passo e un cambio di economia per il Friuli Venezia Giulia, con una nuova visione di impresa, in grado di affrontare il mercato in continua evoluzione e dove non mancano i riferimenti all’Europa” per Mauro Di Bert, capogruppo di Progetto Fvg/Ar e relatore per la Maggioranza con la leghista Maddalena Spagnolo. “Partire disgiunti per arrivare uniti”, ha chiosato il consigliere.
Infine le parole dell’assessore alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, che ha spiegato che non è stato un iter facile, che ha avuto bisogno di mesi per capire di cosa ci fosse bisogno veramente. E che ha voluto fosse non la sua legge, ma di tutte le forze politiche e delle rappresentanze sindacali e imprenditoriali della regione.
Quanto agli ultimi articoli approvati (dall’83 al 92), hanno riguardato lo sviluppo di una strategia di sostenibilità aziendale, il welfare del territorio, la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa, con un aggancio, in questo ultimo punto, alla legge di ristoro 3/2020 per delle specifiche riguardanti il Tavolo permanente per il sistema produttivo regionale quale organo deputato alla verifica dei regolamenti di collaborazione.
Presenti anche modifiche alle leggi regionali 4 e 26 del 2005, 3 del 2015 e 5 del 2020, rispettivamente in materia di sviluppo delle piccole e medie imprese, innovazione e ricerca scientifica, cluster, sostegni per fronteggiare la crisi da Covid-19, oltre all’aggiunta di una interpretazione autentica con cui Alberto Budai e gli altri consiglieri della Lega hanno ottenuto che, alla legge regionale 6/2019 sul recupero della competitività, si chiarisse che per trasformazione di prodotti del settore lattiero-caseario si intende anche quella di prodotti agricoli in prodotti non agricoli.
Ancora Budai, a cui si sono aggiunti tutti i consiglieri di Maggioranza, ha fatto mettere mano alla Lr 5/2020 in merito alle previsioni per il settore agricolo e agroalimentare e al Programma straordinario di interventi per sostenete le esigenze di liquidità corrente del sistema produttivo agricolo, adottato dalla Regione. L’intervento chiesto all’Aula permette di adeguare il Programma anticrisi della Regione recependo integralmente le recenti modifiche, apportate dalla Commissione europea, al quadro giuridico comunitario relativamente alle misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’emergenza epidemiologica.
A cominciare dal presidente del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione, il consigliere Roberto Cosolini (Pd), al pari di tutti i componenti del Comitato stesso, ha ottenuto l’inserimento della clausola valutativa che consente il monitoraggio da parte del Consiglio regionale dell’attuazione del ddl 123 e la valutazione dei risultati ottenuti.
A chiudere il provvedimento, le norme finanziarie con gli aggiustamenti dovuti dai nuovi impegni presi con l’inserimento di ulteriori interventi. Ecco che le risorse messe in campo dalla Giunta regionale registrano 300mila euro per il triennio 2021-23 a disposizione del Knowledge Intensive Business Service (Kibs), ovvero delle aziende che forniscono servizi ad alto contenuto di conoscenza, e altrettanti, medesimo periodo, per il Consorzio unitario della montagna.
A questi, si aggiungono 40mila euro voluti da Sergio Bolzonello (Pd) per finanziare nel 2021 un Master plan per i consorzi per il recupero delle aree e degli edifici industriali dismessi o degradati, oltre a 250mila euro chiesti da Mauro Bordin con altri consiglieri della Lega per finanziare la riqualificazione e lo sviluppo dei centri storici, delle frazioni e dei borghi.
Dal canto suo l’assessore Bini ha spiegato che “nonostante anche la nostra regione stia affrontando la peggiore crisi economica dal Secondo dopoguerra, SviluppoImpresa permetterà alle imprese di guardare al futuro con un certo ottimismo. Questo provvedimento è stato strutturato in continuità con Rilancimpresa, perché non vogliamo abrogare ciò che di buono è stato fatto nella precedente legislatura, attualizzando e rafforzando una serie di provvedimenti a favore delle imprese di tutti i settori economici del Friuli Venezia Giulia”.
Bini ha rimarcato “che i numerosi interventi inseriti nella norma non solo favoriranno la digitalizzazione e l’internazionalizzazione delle nostre aziende, ma daranno anche maggiore rilievo alla sostenibilità e alla responsabilità sociale d’impresa. Inoltre, accanto ai provvedimenti per la valorizzazione del commercio e la promozione del turismo, SviluppoImpresa prevede anche il rafforzamento dei consorzi quali strumenti a supporto della crescita e del consolidamento del tessuto produttivo”.
Infine, l’assessore ha sottolineato “l’importanza della riforma dell’accesso al credito agevolato attuata attraverso questa legge. Si tratta di uno dei pilastri del provvedimento, tramite il quale vengono resi di nuovo competitivi i numerosi strumenti messi a disposizione delle realtà produttive da parte della Regione. Attraverso di essi il denaro avrà infatti un costo prossimo o pari allo zero così da aiutare i giovani, l’imprenditoria femminile, le startup innovative e sostenere le imprese che guardano al futuro e puntano a crescere”.