Tagliamento: Assessore Scoccimarro subisce le pressioni della sua maggioranza e commette un passo falso

“Quello che è successo ieri in Consiglio Regionale è da considerarsi un pericoloso passo falso – che nulla ha a che fare con un corretto iter democratico e che trova nelle istituzioni il loro naturale iter procedurale – dell’assessore Scoccimarro di Fratelli d’Italia che, forte di una mozione di un suo collega di partito, il consigliere Maurmair che è anche Presidente della II Commissione, sottrae alla IV Commissione permanente, quella Ambiente e lavori pubblici, il dibattito tecnico e politico sul progetto di ponte laminante sul Tagliamento e lo trasferisce dal Consiglio Regionale all’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi orientali, prendendo una rischiosa scorciatoia.” Così in una nota la Consigliera Regionale Serena Pellegrino, Alleanza Verdi e Sinistra, che prosegue “Il tutto probabilmente per accontentare una sola consigliera, che di sicuro non ha nemmeno compreso come il tutto fosse stato costruito per lei, tanto da vedere il pallino rosso sul tabellone dopo una agguerrita dichiarazione di voto contrario. E sarà proprio per tranquillizzare la collega Spagnolo che l’assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente Scoccimarro, superando anche quanto proposto dalla mozione, ha snocciolato il cronoprogramma delle opere previste dal Piano gestione rischio alluvioni del fiume Tagliamento che prevede la progettazione di un unico ponte-traversa di Dignano, ignorando l’esistenza di quello storico, che a suo dire partirà nelle prossime settimane con fondi già stanziati (1,7 mln) e durerà circa sei mesi – e nei primi mesi del prossimo anno – con fondi stanziati con la legge di stabilità (2mln) – l’inizio della stessa procedura per l’altra opera di laminazione prevista dal Piano a Madrisio-Varmo. Il tutto mentre è ancora in corso l’audizione di politici, tecnici e portatori di interesse in IV Commissione. Esautorare in questo modo – conclude la Vice Presidente della IV Commissione – la Commissione competente prima e il Consiglio poi non può che essere stigmatizzato. Lo sgarbo istituzionale è così grave che valuterò l’opportunità di proporre un’interrogazione parlamentare per comprendere fino in fondo quali siano gli spazi politici-istituzionali di un componente della Giunta Fedriga in Regione FVG anche alla luce di quanto è stato espresso dalla rappresentante dell’ISPRA (Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che ha dichiarato tutte le proprie perplessità nei confronti di questo progetto.”