Tagliamento: Celotti (Pd), Collinare unita contro traversa Dignano

«Il coraggioso ordine del giorno attraverso il quale la comunità collinare chiede alla Regione di fare un passo indietro rispetto all’ipotesi di una traversa a Dignano attesta l’unità di un territorio che a difesa del Tagliamento è stato ed è ancora capace di far sentire la propria voce lottando in battaglie importanti». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd), presente, ieri sera, all’assemblea della Comunità collinare del Friuli in cui, all’unanimità, è stato votato l’ordine del giorno che attesta la netta contrarietà alla realizzazione della traversa sul medio corso del fiume Tagliamento, precedentemente adottato dai Comuni di Dignano e Spilimbergo.

«Sul tema della sicurezza del Tagliamento la Giunta Fedriga ha dimostrato finora non solo un’assoluta confusione, ma anche lontananza dai territori e dai confronti» commenta ancora Celotti ricordando che «in occasione dell’audizione in 4ª commissione regionale, fissata per il prossimo quattro novembre, i Comuni della Collinare potranno arrivare in Aula forti di una posizione unanime e condivisa, per chiedere alla Regione di fare un passo indietro rispetto ad un’opera ritenuta assolutamente impattante». Un’opera, continua la consigliera dem, «rispetto alla quale, tra l’altro, non c’è nemmeno chiarezza progettuale, visto che la delibera di Giunta che avviava l’iter progettuale di una traversa a nord del ponte vecchio, non è stata revocata, ma successivamente è stata presentata una generalità di Giunta per avviare uno studio su un nuovo ponte traversa. Vorremo inoltre capire che fine ha fatto l’intervento previsto per il consolidamento del ponte vecchio, del valore di 38 milioni. A tutela delle comunità del basso corso – conclude – vorremmo inoltre capire quali opere previste e finanziate devono ancora essere realizzate e quale è il programma complessivo degli interventi. Per conoscere questi dati, che risultano fondamentali per fare qualsivoglia valutazione, ho sottoscritto due interrogazioni in Consiglio regionale, che attendono risposta».