Taglio dei parlamentari: Il Friuli Venezia Giulia tra le regioni che avranno meno rappresentanza a Roma
Taglio dei parlamentari. Otto in meno al Fvg con la “riforma”, passa da 20 a 12, questo in estema sintesi quanto avverrà per la nostra regione. Il problema però non è essere a favore o contro il taglio dei parlamentari, il problema è capire il perchè e a cosa serve. L’idea che i seggi di Camera e Senato siano trattati come le “auto blu” non appassiona, ma in realtà è proprio solo drammaticamente questo il motivo di questa riduzione e quindi l’idea che la rappresentanza parlamentare sia regolata da principi solo contabili è frutto di una visione pericolosa della democrazia, dove la politica è un peso e i politici nella migliore delle ipotesi degli impiegati spesso svogliati e fannulloni. Una visione negativa generalizzata ormai consolidata nei tessuti più profondi della società italiana per costruire la quale non solo alcuni politici ci hanno messo del loro, ma anche la stampa con la spasmodica ricerca del malaffare come prassi anziché eccezione. L’idea della inutilità della politica sostituita dall’idea referendaria di un voto una testa rischia di fare molti danni. In realtà è questa la ricetta che mortifica il principio di democrazia perchè esemplificare ogni questione, anche le più complesse, e porla all’attenzione del popolo o di una elite di votanti digitali, genera rischi enormi. Incrina pesantemente gli equilibri e rischia, come spesso è avvenuto quando maldestramente si è messo mano a leggi elettorali e dintorni, di diventare boomerang per chi l’ha promossa. Sara così anche per il M5s che oggi incidono un’altra tacca sulla loro pistola, una tacca sbiadita e alla lunga inefficace come quella dell’abolizione della povertà. L’aver ridotto il numero dei parlamentari provocherà un risibile risparmio economico ma provoca un danno grande all’idea di democrazia rappresentativa che è l’unica davvero praticabile. L’alternativa è quel populismo che è stato storicamente sempre ostetrica delle svolte autoritarie.
Un esempio che un taglio dei parlamentari fatto solo come preda da esporre al proprio elettorato sia rischioso è visibile proprio dal taglio dei parlamentari, in Friuli Venezia Giulia che perde 8 rappresentanti in meno. Ora si potrà anche dire che la qualità politica espressa dal Fvg non è stata eccelsa, almeno degli ultimi lustri, ma l’idea che interi territori non vengano rappresentati non appassiona. Il totale dei seggi attribuibili ai cittadini del Fvg passa da 20 a 12. La nuova legge elettorale prevederà 8 deputati al posto di 13 e 4 senatori invece di 7. Insomma quello che viene meno è la perdita di rappresentatività del territorio. Il Friuli Venezia Giulia risulta infatti tra le regioni che, percentualmente, avranno meno persone a Roma. Complessivamente in base al provvedimento costituzionale appena approvata Palazzo Madama e Montecitorio perdono 345 elementi in totale (230 alla Camera e 115 al Senato). Il taglio dei parlamentari – tra gli obiettivi più che del governo “giallorosso” solo della parte “gialla” è stato inghiottito obtortocollo dalle altre forze di maggioranza che hanno dovuto subire la “riforma” cercando di stemperarne la portata attraverso “garanzie” che il taglio verrà poi regolato da una nuova legge elettorale e da un disegno opportuno dei collegi elettorali.