Teatro Verdi Pordenone e Teatro Miela Trieste: doppia replica della co-produzione “alba” con la compagnia Arti Fragili

Dopo il fortunato debutto della scorsa estate, torna in scena lo spettacolo “Alba”, co-produzione regionale a firma del Teatro Verdi di Pordenone con Bonawentura Teatro Miela di Trieste su testo dell’autrice e sceneggiatrice di Roveredo in Piano Eleonora Cadelli, vincitrice dell’ultima edizione del Concorso di nuova drammaturgia sulla montagna promosso dal Verdi con il Club Alpino Italiano “Oltre le nuvole”. Lo spettacolo firmato dalla regia di Massimo Navone – che guida sul palco gli attori Alejandro Bonn, Veronica Dariol, Miriam Podgornik e Davide Rossi della Compagnia Arti Fragili – è in cartellone al Teatro Verdi di Pordenone martedì 25 marzo alle 9.30 in una matinée per le scuole aperta anche a tutto il pubblico interessato (info e biglietti www.teatroverdipordeneone.it). Giovedì 27 marzo alle 20.30 approda invece al Teatro Miela di Trieste preceduto, alle 19.00, dallo “Speed date” teatrale a cura di Artifragili.
Al centro dello spettacolo Alba una storia di famiglia che coinvolge quattro personaggi, tre giovani e una nonna anziana che vigila su di loro dall’aldilà, ambientata in montagna durante una tempesta. Tra commedia brillante e apparizioni surreali lo spettacolo vive di registri espressivi diversi che alternano comicità dramma e poesia. «Viviamo in tempi complicati in cui le preoccupazioni della vita quotidiana si assommano a quelle per le prospettive future del pianeta», spiega il regista Massimo Navone. «Le scelte individuali possono influire su quelle collettive e viceversa. Un consumo irresponsabile del territorio e la necessità della sua preservazione sono temi nevralgici a cui le nuove generazioni sono molto sensibili. La natura ci richiama al rispetto e alla prudenza, ci insegna a riconoscerci per quello che realmente siamo: delle fragili particelle di un sistema fatto di miracolosi equilibri». La scenografia dello spettacolo completamente riciclabile, a cura di Ana Laura Pascale, suggerisce l’interno di una casa di montagna attraverso elementi geometrici non realisticamente descrittivi. Qui prende corpo la tragedia sfiorata in una notte di tempesta in cui la vita e la morte si combattono fino all’atteso risorgere del sole. «Alba è un testo di grande attualità – conclude Navone – che pone l’attenzione sulle scelte personali di vita in relazione all’ambiente in cui si sceglie di abitare. La sapienza dei vecchi e l’energia delle nuove generazioni si alleano per affrontare un catastrofico evento climatico che simboleggia i pericoli che un comportamento irresponsabile può riservarci in futuro».