Tempo di bilanci: l’assemblea dei soci approva il bilancio d’esercizio 2021 di Finest s.p.a.
23,2 milioni di euro investiti in 16 nuovi progetti di internazionalizzazione, un risultato netto di bilancio triplicato rispetto all’esercizio precedente, pari a 1,152 mln di euro, distribuzione dei dividendi ai Soci per 850 mila euro e un portafoglio acquisito di investimenti al 31 dicembre 2021 di oltre 92 mln di euro. Con questi numeri, si è chiuso ieri – con l’Assemblea dei Soci e l’approvazione del Bilancio d’Esercizio 2021 – il primo mandato del CDA uscente, presieduto da Alessandro Minon, che viene riconfermato per un nuovo triennio alla guida della Finanziaria per l’internazionalizzazione del Nordest, assieme alla Vicepresidente Paola Tombolato. “In questo periodo certamente non sono mancate le sfide: l’emergenza sanitaria mondiale e le relative restrizioni hanno richiesto cambiamenti ingenti e un atteggiamento resiliente per persone, imprese e sistemi organizzati, ponendo dei dubbi circa l’efficacia dell’attuale conformazione delle global value chain (GVC) rispetto a quanto in corso” ha dichiarato il Presidente Alessandro Minon. “La crisi geopolitica attuale rappresenta un’ulteriore incognita circa l’evoluzione delle GVC: in un contesto di tale complessità non è possibile fare previsioni, ma è fondamentale citare la capacità di cambiamento e di adattamento già dimostrata da Finest che, in presenza di una rivisitazione della legge istitutiva, potrebbe generare una “nuova era”, continua il Presidente. Nell’esercizio approvato, che segna un nuovo record della finanziaria per importi investiti, i mercati che hanno attratto la maggior parte degli investimenti delle aziende socie sono Romania (24%) Bulgaria (20%) e Lituania (19%), quest’ultima per la prima volta destinataria di una iniziativa di rilievo per Finest. A seguire i Paesi tipici dell’operatività di Finest come Croazia, Serbia, Repubblica Ceca, Francia, Spagna, Tunisia, Kazakhstan, Egitto. “In funzione della particolare congiuntura economica e storica che stiamo vivendo, osserviamo su base mondiale un trend di accorciamento delle catene globali del valore: le imprese hanno la necessità di gestire in maniera più efficiente la supply chain, per questo si parla molto, oggi, di near-shoring, ovvero riposizionamento di alcune fasi di produzione e distribuzione su mercati vicini. In questo contesto, le imprese del Nordest possono contare su Finest, che da oltre 30 anni si occupa di internazionalizzazione di prossimità. I risultati che oggi portiamo all’Assemblea e l’incremento record degli investimenti nel 2021 evidenziano come la Società risponda ancora efficacemente al suo mandato istitutivo” conclude Alessandro Minon.