Torna Risonanze, il festival del “legno che suona” dal 13 al 16 giugno 2019 a Malborghetto-Valbruna
Boschi come sale da concerto, musica e bagni di gong, i grandi protagonisti della scena artistica e il turismo esperienziale. Scegliere un territorio ed entrare nel cuore di una valle per scoprire i segreti di un lembo di Italia di confine, dove tre culture si danno convegno: questo è Risonanze 2019. Un festival che propone un’immersione dentro la tradizione secolare dell’abete di Risonanza, tra musica, liuteria e tutela del territorio.
LEGNO D RISONANZA – Un materiale unico, ricercato, in grado di generare armonie. Risonanze ha lo scopo di far conoscere questa unicità ‘made in Friuli’, partendo dalla materia prima (il legno della foresta), passando per la sua trasformazione in strumento (gli artigiani al lavoro), per finire con il risultato finale (un violino, destinato a risuonare tra i boschi dove tutto è iniziato). Dentro la pace dei boschi della Val Saisera, immerso nella foresta di Tarvisio, da secoli l’abete di risonanza rappresenta il corpo della musica. I suoi legni pregiati sono il cuore dei grandi pezzi di liuteria italiana. Dentro questo legno c’è la grandezza della natura ma anche l’unicità del talento e la passione di un artigianato che è proprio dell’italian dna. Sospeso tra Austria e Slovenia, terra di frontiera e di passaggi culturali, Malborghetto-Valbruna diventa, per 4 giorni, una piccola heimat dove fermare il tempo e dedicarsi al sé tra musica, sport, food e cultura.
LA NUOVA EDIZIONE – Risonanze 2019 edizione V, dal 13 al 16 giugno, è qualcosa di diverso da un festival. È una vacanza dell’anima. La mattina le esperienze a contatto con gli alberi, nel sentiero degli abeti con yoga, bagni di gong, trekking e bike. Il pomeriggio i laboratori destinati ai piccoli e gli incontri al palazzo Veneziano. La sera i concerti, preceduti dai talk aperitivo per incontrare i protagonisti in una modalità diretta e senza filtri. Da quest’anno poi il legno che suona avrà una sua essenza speciale. Lorenzo Dante Ferro, maitre parfumeur ha creato un profumo dell’abete di risonanza, che verrà presentato nel cuore del bosco. Essenze e sapori: per la vernice del festival lo chef Stefano Basello porterà il proprio pane creato con le cortecce degli abeti. Occhi, narici, palato, ascolto: dal 13 al 16 giugno la musica delle foreste diventa un’esperienza multisensoriale.
LA PAROLA AGLI ORGANIZZATORI – L’evento, organizzato dal Comune di Malborghetto-Valbruna, gode del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e di Fondazione Friuli, Regione Fvg, Uti Canal del Ferro Valcanale, Consorzio Bim Drava, nasce per far conoscere una delle nostre eccellenze, che fa della Valcanale un luogo di riferimento per i liutai e i musicisti di tutto il mondo, offrendo un’esperienza fatta di ambientazioni, suoni e sensazioni impareggiabili. Forte delle oltre 4 mila presenze dello scorso anno, anche per l’edizione 2019 Risonanze è riuscito a proporre un programma trasversale e adatto a più tipologie di spettatori. Come al solito il programma messo a punto dall’assessorato alla Cultura del Comune di Malborghetto-Valbruna, anche per l’edizione 2019 del Festival, sarà molto ricco e variegato. Quattro giorni di concerti in Val Saisera, spettacoli teatrali, passeggiate guidate sul Forest Sound Track, mostre e laboratori di Liuteria, spettacoli per bambini lungo il percorso Animalborghetto, concerti serali a lume di candela, cene a tema, ed il centro di Malborghetto trasformato in un salotto all’aperto con installazioni luminose e momenti di intrattenimento. «Quest’anno il Festival sarà un grande omaggio agli strumenti ad arco, al Barocco ma anche al genio di Leonardo da Vinci. Grandi protagonisti della musica classica come Giuliano Carmignola e Filippo Maria Bressan insieme al celebre naso di Lorenzo Dante Ferro e allo chef Stefano Basello. Ci piace portare il talento e le storie di successo in questo territorio di confine, dare valore all’unicità dei nostri boschi e della nostra tradizione» fa sapere l’organizzazione.
IL CARTELLONE – Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi con la Venice Baroque Orchestra e Giuliano Carmignola e il video in timelaps con le immagini dei boschi della Val Saisera sono uno degli eventi di punta del festival. In carnet anche Filippo Maria Bressan con l’Orchestra Alpina e poi Kujacustic Trio & Woody Mann con la partecipazione straordinaria di John Monteleone, il violino di Alessandro Cappelletto, i flauti e la cornamusa di Luca Ventimiglia per i percorsi nel bosco. Poi i laboratori dedicati a Leonardo con la mostra degli strumenti costruiti sulla base degli schizzi di Leonardo Da Vinci custoditi nei Codici di Madrid. E i talk di “Risonanze d’Artista” con interviste ai protagonisti del festival nel giardino del palazzo Veneziano. Dal 13 al 16 giugno, una quattro giorni di concerti, incontri, passeggiate guidate nella Foresta millenaria di Tarvisio (con yoga, pilates e bagni di gong), pic-nic con prodotti del territorio, mostre e laboratori di Liuteria, spettacoli e laboratori per bambini, il percorso Bikesaisera.
Ingresso libero a tutti gli eventi
INFO – Informazioni più dettagliate sul festival ‘Risonanze’ sul sito internet
www.risonanzefestival.como sulla pagina Facebook. Hashtag #Risonanze2019.