Tornano a Palmanova i 20 operatori forestali della Regione FVG Particolare attenzione ai Bastioni tra Porta Udine e Cividale
Tornano nella città stellata una ventina di operatori forestali della Regione FVG, suddivisi in quattro squadre operative. Fino a marzo, e comunque fino a quanto le condizioni meteo non permetteranno la ripresa dei lavori in alta montagna, si occuperanno di messa in sicurezza dei sentieri, del ripristino delle aree maggiormente frequentate, della pulizia delle murature, del taglio degli alberi pericolanti e, in più generale, della manutenzione straordinaria, salvaguardia, valorizzazione e cura del Parco Storico dei Bastioni. A loro anche il compito di procedere con gli sfalci più delicati in zone ad alta pendenza e di difficile accesso, dove l’esperienza e la professionalità degli operatori regionali è imprescindibile.
Attività consolidate nelle modalità che, assieme all’intervento delle ditte specializzate incariate dal Comune, proseguiranno l’opera sull’intera cinta bastionata. Queste operazioni permetteranno di contrastare l’avanzare delle piante infestanti e a mantenere i Bastioni in una condizione di sicurezza per cittadini e turisti.
Quest’anno gli interventi saranno particolarmente dedicati alla pulizia e messa in sicurezza delle murature tra Porta Udine e Porta Cividale, in continuità con l’intervento, già completato, sulle Gallerie del Rivellino, recentemente riaperte con un percorso di visita raddoppiato.
Luca Piani, vicesindaco e assessore comunale con delega ai Bastioni: “Ringraziamo la Regione FVG e in particolare l’assessore Zanier. L’opera ormai decennale delle maestranze forestali è ben visibile da tutti. Ricordiamo ancora bene le condizioni della cinta bastionata all’inizio degli interventi. Rivedere le foto di come le piante ricoprivano e nascondevano tutti i Bastioni, rendendoli irriconoscibili e in alcune parti pericolosi, è un ricordo ancora ben presente nei cittadini che, mano a mano che i forestali pulivano una muratura, un baluardo o una lunetta, si riappropriavano della loro amata Fortezza, riscoprendo luoghi che erano stati ormai perduti, lunette irriconoscibili e gallerie impraticabili. È nostro dovere ricordare sempre il grande impegno e risultato ottenuto dagli operatori regionali, dai volontari della Protezione Civile, dagli stessi Palmarini volontari che, all’inizio guidati dall’allora Sindaco Martines e ora con Tellini, s’impegnano e faticano per lasciarci a fine marzo, con l’avvio della nuova stagione primaverile di passeggiate e visite guidate, una Fortezza Patrimonio dell’Unesco pronta a farsi ammirare dal Mondo intero”.
In questi anni di lavoro sono stati realizzati oltre 1.300 metri di staccionate di protezione, oltre 6.000 mq di reti paramassi sui Baluardi, puliti oltre 80.000 mq di murature oltre allo sfalcio annuale di un’area di oltre 1,5 milioni di mq.
Negli anni sono stati riportati alla luce, liberandoli dalla vegetazione, una galleria di contromina, un leone intatto su un fregio di una cortina, uno dei pochi sopravvissuti allo sfregio dei leoni operato da Napoleone, sono stati sistemati tre ponticelli in legno, messe in sicurezza tre lunette Napoleoniche, tre pozzi delle Lunette, tre Sortite.