Trasporto pubblico locale di Pordenone, lo stato della vertenza sindacati-Atap
Le Organizzazioni sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, FAISA-CISAL e UGL-FNA, hanno emesso una nota di commento in relazione alle dichiarazioni
rilasciate dal Presidente di ATAP S.p.A. in data 21.01. u.s. in seguito alla giornata di sciopero proclamata dalle Segreterie sindacali il 20 gennaio scorso. Le organizzazioni sindacali, si legge ” intendono controbattere le asserzioni del Presidente Gaspardo, contestualizzando nei fatti i punti oggetto della vertenza.
Oramai da diverso tempo mancano all’appello nell’organico aziendale ATAP più di 10 operatori di esercizio, numero importante se si pensa che non vengono più fatte selezioni di personale per ATAP e nel frattempo gli operatori di esercizio continuano a dimettersi volontariamente (2 anche nel mese di dicembre 2022). Sembra finalmente che ora l’azienda abbia riconosciuto la mancanza di personale (le 00.SS. lo stanno segnalando oramai da diverso tempo) ma ancora riteniamo non abbia compreso la reale portata del problema: le dimissioni volontarie non accennano a smettere, così come vi sono i continui pensionamenti di personale. L’azienda cerca di compensare la carenza di personale con assunzioni dirette presso la società in subaffidamento STI spa, peccato però che il personale ATAP (sempre meno), in particolar modo quello del servizio urbano, ha visto un notevole aumento dei turni festivi da svolgere (aumentati pro/capite
perché il personale STI è volutamente escluso dallo svolgimento dei festivi) e deve sostituire anche le assenze degli operatori STI quando, come successo nel periodo di Natale appena trascorso, i turni scolastici del servizio urbano in capo alla società in subaffidamento “rientrano” al personale ATAP (quindi aumento del carico di lavoro) e quindi impossibilità di godere di ferie. Preme ribadire che se l’azienda ATAP è l’unica in Regione che ha effettuato tutte le corse, come
dichiarato dal Presidente Gaspardo, evidentemente lo stesso dimentica che ciò è avvenuto grazie all’impegno e al buon senso del personale ATAP, che, nonostante la continua negazione di ferie, con senso di responsabilità ha continuato a prestare servizio con un importante ricorso allo straordinario. Per quanto riguarda gli incontri citati dal Presidente, sia la Prefettura che la TPL regionale invitavano sempre le parti ad una soluzione, gli incontri spesso durano poco per la poca disponibilità di tempo da parte del dott. Gaspardo e con una chiusura totale sulle varie proposte delle OO.SS. Le Organizzazioni Sindacali evidenziano che i turni di servizio sono sempre più saturi e al limite contrattuale, concatenamenti di corse all’inverosimile, mancanza di adeguate soste intermedie che rendono impossibile soddisfare anche i propri bisogni fisiologici, talvolta vengono sacrificati persino il pranzo e la cena, ritardi cronici lungo il percorso di linea che poi finiscono per non essere nemmeno adeguatamente compensati economicamente. Tutto questo comporta uno stress prolungato nel tempo che sfianca gli autisti, motivo per cui molti cercano un altro posto di lavoro. In merito alla vertenza sui telefoni cellulari, ad oggi è vigente un accordo di secondo livello sottoscritto da ambo le parti sull’utilizzo del cellulare personale che riconosce 90 euro anno. Il Presidente, senza concordare con le 00.SS, ha ben pensato unilateralmente di riproporzionare tale somma in base alla presenza, cosa non prevista nell’accordo, andando a penalizzare anche chi in malattia.
Inoltre, i dipendenti ATAP, dopo aver visionato la nuova proposta di accordo avanzata dal Presidente Gaspardo, consultati in un’apposita assemblea, hanno dato mandato alle 00.SS di regolamentare bene tale accordo sull’uso del cellulare Aziendale per una serie di fattori, in primis il rispetto della normativa telefono – guida e sicurezza stradale, la custodia del cellulare h 24, e, visto che l’azienda li costringe a portarselo a casa, anche il diritto alla disconnessione vita lavoro sancito dalla normativa Europea. Per diritto alla disconnessione si intende il diritto per il lavoratore di non essere costantemente reperibile, ossia la libertà di non rispondere alle comunicazioni di lavoro durante il periodo di riposo, cosa che già oggi accade costantemente agli autisti ATAP, evitare i rischi derivanti da un utilizzo inappropriato della strumentazione tecnologica e i suoi effetti sull’equilibrio vita-lavoro. Nonostante tutti i problemi evidenziati dalle 00.SS., sembra che al Presidente di ATAP interessi solo la questione cellulari aziendali, che, come già ribadito, non è stato possibile raggiungere un accordo
condiviso perché l’azienda, oltre a non aver accolto le istanze delle Organizzazioni Sindacali, vuole che gli operatori di esercizio siano reperibili a qualsiasi ora del giorno qualora chiamati. Per quanto attiene alla sicurezza, oltre ad essere pregiudicata per le motivazioni già elencate, le Organizzazioni Sindacali più volte hanno denunciato anche la pericolosità di investimento di utenti nelle autostazioni e nelle fermate affollate di studenti, che si “lanciano” contro l’autobus in arrivo per assicurarsi per primi un posto a sedere. Spiace rilevare altresì che il Presidente Gaspardo, anziché “stemperare” la vertenza in atto e cercare
una soluzione con le Organizzazioni sindacali, ha pensato bene nel mese di dicembre di erogare un premio aggiuntivo di euro 250,00 solamente ad alcuni dipendenti da lui selezionati attraverso un criterio di determinazione che ancora ad oggi non è stato reso pubblico, nonostante la formale richiesta di spiegazioni avanzata in data 12 gennaio u.s., dimostrando provocatoriamente un ulteriore chiusura al dialogo. In conclusione le OOSS fanno notare che, se circa il 90% dei lavoratori di ATAP Spa hanno aderito allo sciopero nei confronti dell’azienda, forse la Presidenza dovrebbe fare un passo indietro e cercare la
conciliazione con gli operatori, che, probabilmente, dovrebbero essere visti come una risorsa da tutelare, anziché un mero accessorio dell’autobus che va spremuto fino all’ultima goccia.