Trieste, al museo Revoltella un docufilm e un dibattito sul futuro della centrale nucleare di krško
Quasi quarant’anni dopo il disastro Chernobyl una crisi energetica di approvvigionamento di gas dalla Russia, sempre legata suo malgrado all’Ucraina, sta riportando all’attenzione di governanti, tecnici e opinione pubblica europea la cosiddetta “opzione nucleare”. In questo contesto s’inserisce la situazione della centrale di Krško in Slovenia, sita a pochi chilometri dal confine con la Croazia e a circa 140 km in linea d’aria da Trieste. Al futuro della centrale di Krško, che dopo il dissolvimento dell’ex Jugoslavia è stata fin qui co-gestita da Slovenia e Croazia, è dedicata una serata tra cinema e attualità, organizzata dalla Comunità Croata di Trieste – Hrvatska zajednica u Trstu. Mercoledì 18 maggio alle 19, nell’Auditorium M. Sofianopulo del Museo Revoltella, verrà proposta in proiezione la terza parte del docufilm “Jedna, Jedina“ (“Una unica“), realizzato dal giornalista e produttore croato Dubravko Merlić. Della durata di poco meno di un’ora, questa terza parte dell’opera è quella più legata all’attualità e al dibattito in corso in Slovenia e Croazia, che inevitabilmente sta avendo eco anche nelle vicine Austria e Italia. L’uso del nucleare infatti è un tema caldo in tutt’Europa, che ha portato i vari Paesi a scelte di politica energetica anche completamente antitetiche. Si va dalla posizione della Francia, che ha continuato nella sua politica di sviluppo fino a raggiungere un livello di più del 70% della produzione di energia elettrica derivata dal nucleare, a quella di Italia (fin dal referendum sul nucleare del 1987) e Germania (dopo l’altro grande disastro nucleare, quello di Fukushima nel 2011), che hanno invece deciso di uscire completamente dal nucleare. Partendo dal fatto che la centrale di Krško è ormai giunta alla fine del suo ciclo produttivo e Slovenia e Croazia stanno decidendo se procedere o meno con dei lavori di ristrutturazione e ammodernamento per prolungarne l’attività, il documentario tenta di illustrare, attraverso una serie di interviste a politici, tecnici, rappresentanti di comitati e associazioni e abitanti del territorio, i vari scenari che questa scelta comporterà. Dopo la proiezione del documentario (in lingua croata con sottotitoli in italiano) seguirà un dibattito dedicato al futuro della centrale nucleare di Krško e agli sviluppi del nucleare come fonte energetica in questo periodo di crisi. Moderato da Enzo D’Antona, giornalista e scrittore, già direttore de “Il Piccolo”, e introdotto dal presidente della Comunità Croata di Trieste Damir Murkovic, il dialogo vedrà la partecipazione dell’autore del docufilm, giornalista e produttore Dubravko Merlić; di Alessandro Bianchi, docente dell’Università di Bologna e ad di Nomisma Energia, società di ricerca settore energetico; di Guglielmo Cevolin, docente dell’Università di Udine, presidente di “Historia” ed esperto in geopolitica e comunicazione e di Livio Sirovich, ricercatore esperto in geofisica e rischi sismici e scrittore. L’ingresso all’appuntamento è gratuito con prenotazione obbligatoria presso il Ticketpoint di Corso Italia 6 o la biglietteria online (https://biglietteria.ticketpoint-trieste.it/). Per seguire meglio il dibattito saranno disponibili, per coloro che ne faranno richiesta, ricevitori wi-fi con cuffiette monouso per la traduzione simultanea italiano-croato, da richiedersi all’ingresso della sala previa consegna di un documento d’identità. Novità e aggiornamenti sulla pagina Facebook della Comunità Croata di Trieste.