Udine e provincia primi per qualità della vita? Brindi pure chi ci crede, ma nella speranza di non aver bisogno di soccorso sanitario

Chi segue Friulisera sa che non nutriamo grande passione e fiducia su sondaggi e sondaggisti. Questo anche quando, in qualche modo, avvalorano le nostre sensazioni o addirittura convinzioni. Il motivo è semplice, troppo spesso i sondaggi sono vestiti tagliati su misura, sulle aspirazioni del committente palese o virtuale che sia. Così non daremo molto spazio alla dimostrazioni di giubilo e al tentativo di intestarsi (fatto che avverrà certamente) il presunto primo posto per Qualità della vita della 34ª indagine del Sole 24 Ore. Questa classifica vede la prima volta di Udine in testa, seguita da Bologna e da Trento. Nessuno metta il cappello e si intesti la “vittoria” perché comunque la si veda cozza con le realtà che tutti i giorni vivono gran parte dei friulani quando si alzano la mattina presto ringraziando di aver uno straccio di lavoro e trovano non certo una situazione da primi della classe. Al massimo saremo primi ma fra gli ultimi, dato che allargando i parametri territoriali al resto d’Europa, vedremo che con i medesimi parametri il rischio di essere nella zona “bassa” della classifica diventa altissimo. Basta arrivare al pronto soccorso del nosocomio udinese per rendersi conto che ci sarà anche una certa qualità della vita, ma quando si è davanti al rischio salute e morte, non è che le cose vadano così bene. Così come quando si perde il lavoro o si raggiunge l’agognato titolo di studio e se ne scopre la inutilità in termini occupazionali.  Per non parlare dei territori della provincia, dalle Alpi al mare, dove non si può certo parlare di omogeneità del benessere. Certo sappiamo bene che al peggio non c’è mai fine e non osiamo pensare cosa deve essere la vituperata Foggia che, nella medesima classifica dl Sole, torna ultima, assieme al resto del Sud che popola gli ultimi posti. La scalata del territorio friulano (+11 posizioni) tra le 107 province italiane prese in esame attraverso 90 indicatori statistici è trainata, spiega l’analisi, da alcune particolari performance: ottiene il primo posto nell’indice sintetico della Qualità della vita delle donne e l’ottavo posto in quello che misura la Qualità della vita dei bambini; detiene il record di palestre, piscine e centri per il benessere fisico; si distingue (4° posto) nella categoria «Giustizia e sicurezza» per la limitata frequenza di incendi, delitti informatici e furti di autovetture; eccelle anche per la bassa incidenza di famiglie con Isee sotto i 7mila euro e di imprese in fallimento. Ribadendo la nostra premessa che nessuno cerchi di intestarsi questo presunto successo, non la Regione del finto “governatore” leghista Fedriga, ma neanche il sindaco di Udine Felice De Toni, se non altro perché in qualità di neoeletto non ha avuto il tempo di dare effettiva impronta alla gestione della municipalità e non è certo tagliando nastri o con le foto opportunity che si migliora la vita dei cittadini, fra l’altro nel tagliar nastri e brindare il suo predecessore Fontanini era altrettanto bravo ed è su questo che è crollato.  Comunque per chi si appassiona e vuole gongolare su dati e analisi forniamo il link al servizio del Sole 24ore.