Udine: inaugurata in via Quarto, nella zona a ovest della città, una nuova area verde
Questa mattina l’amministrazione comunale udinese ha inaugurato in via Quarto, nella zona a ovest della città, una nuova area verde dedicata a Caterina Battistella, crocerossina udinese dalla straordinaria vicenda umana e portatrice di valori esemplari per tutta la comunità.
All’evento hanno partecipato il Sindaco, l’Assessora alle Pari Opportunità, l’Assessore all’Urbanistica, l’architetto Adriano Delle Mule in rappresentanza di Immobiliare Nord, la presidente del Comitato Regionale della Croce Rossa Ariella Testa, l’ispettrice regionale del corpo infermiere volontarie Elisabetta Grasselli. Presenti anche la Medaglia d’oro al valor militare Paola Del Din, oltre che un rappresentante del consiglio regionale.
L’area verde attrezzata, di recentissima costruzione, moderna e accessibile, è stata realizzata dalla ditta Immobiliare Friulana Nord, nell’ambito dei lavori per la costruzione del vicino complesso residenziale, sempre in via Quarto. Il parco è dotato di giochi inclusivi, pavimentazione drenante e antitrauma per la sicurezza dei bambini e di tutti gli utenti che frequenteranno l’area. In particolare, è presente un doppio scivolo, tre altalene di cui due accessibili e complete di altalena “a cesto”, oltre che di un complesso metallico per l’allenamento “calisthenics”, una piramide di corde, un tappetino elastico, una giostrina. L’area è corredata da sedute, un tavolo per il ristoro e percorsi ciclabili.
L’Assessora alle Pari Opportunità ha voluto sottolineare l’importanza dell’intitolazione a una donna che ha saputo dare un contributo fondamentale alla comunità e incarnato valori esemplari. Come presidente della Commissione Toponomastica di Udine l’Assessora ha ribadito l’importanza della toponomastica femminile per portare in luce l’importante ruolo delle donne nella società e nella storia del Friuli in particolare. Il Sindaco di Udine ha ricordato la caratura dell’esempio di Caterina Battistella, che in vita ha dato testimonianza di altissimi valori cristiani e di servizio al prossimo. L’Assessore all’Urbanistica invece ha voluto valorizzare il fondamentale rapporto con i privati nell’elaborazione e messa a terra dei progetti dedicati alla cittadinanza.
L’intitolazione a Ina Caterina Battistella
Il taglio del nastro odierno è stato occasione anche per lo svelamento della nuova insegna. Insieme alla Croce Rossa regionale, l’amministrazione comunale ha voluto intitolare lo spazio verde a Caterina Battistella, crocerossina udinese che si distinse durante la Prima guerra mondiale per il suo straordinario impegno umanitario. In un’ottica di valorizzazione della memoria storica femminile, la città di Udine, nel nome dei principi di solidarietà e di impegno civile rappresentati da Battistella, allarga gli spazi pubblici a misura di persona e di famiglia.
La figura di Battistella è oggi simbolo di altruismo, fermezza morale e spirito di servizio, valori che l’amministrazione ha voluto celebrare, affiancando il suo nome a un luogo nuovo, pensato per la comunità, il benessere urbano, la convivenza civile in un quartiere che sta crescendo.
Caterina Battistella (1889–1928) fu una crocerossina udinese pluridecorata per il suo coraggio e la sua dedizione durante la Prima guerra mondiale. Nata a Udine il 16 aprile 1889 in una famiglia della media borghesia, si formò come infermiera volontaria della Croce Rossa Italiana già nel 1909. Con l’entrata in guerra dell’Italia nel 1915, si mise subito a disposizione, operando dapprima nell’ospedale militare di Toppo Wasserman a Udine e poi all’ospedale da campo n.11 di Cormons, vicino al fronte.
Il suo servizio fu segnato da una profonda abnegazione e da un coraggio straordinario: rimase al suo posto anche sotto i bombardamenti, meritando la medaglia di bronzo al valor militare. Scelse di non abbandonare la sua città neppure durante l’occupazione austriaca, lavorando nell’ospedale per infettivi allestito nell’attuale scuola “Dante”, dove contrasse la malattia che la portò alla morte. Dalla “Dante” imbracciò anche il fucile per difendere l’ospedale e i suoi pazienti. Alla liberazione di Udine, partecipò simbolicamente all’insurrezione popolare che contribuì a respingere le ultime sacche di resistenza nemiche. Anche dopo la guerra, nonostante le precarie condizioni di salute dovute alle malattie contratte in servizio, proseguì la sua missione civile, dedicandosi all’assistenza dei bambini friulani presso l’Istituto elio-balneare del Lido di Venezia. Morì prematuramente a 39 anni, il 16 luglio 1928.
Per il suo eccezionale contributo ricevette poi numerose ulteriori onorificenze: la medaglia d’argento al valor militare per il suo impegno all’Ospedale della “Dante”, la medaglia d’oro della Croce Rossa Italiana e, nel 1920, la prestigiosa Medaglia Florence Nightingale, il più alto riconoscimento infermieristico internazionale.