Udin&Jazz Festival, 33a edizione: il programma del 17 e 18 luglio
Si avvicina un’ultima e intensa due giorni per Udin&Jazz Festival, organizzato da Euritmica, che continua la sua inarrestabile corsa di concerti, sinora quasi tutti sold-out.
Lunedì 17 luglio alle 12:00, al Bar al Borgo di Largo Ospedale Vecchio, un altro immancabile appuntamento con i Daily Special, gli aperitivi dedicati alle chiacchierate sul jazz con gli esperti del settore e aperti al pubblico, ospite il giornalista Gerlando Gatto in una chiacchierata su “Dora Musumeci/Lakecia Benjamin. Tra le donne del jazz”.
Alle 18:30, al Museo di arte moderna e contemporanea di Casa Cavazzini, per Udin&Jazz(in) book, verrà presentato SONOSUONO, libro del musicista e scrittore, Matteo Cimenti che darà lo spunto agli ospiti per parlare del mestiere del musicista e di quella che oggi è la sfida più importante: lavorare sul musicista più che sulla musica. Insieme a Cimenti ci saranno il professor Anselmo Paolone, il ricercatore Damiano Cantone e i musicisti Massimo de Mattia e Giorgio Pacorig che subito dopo la conferenza, alle 20.00, si esibiranno in duo per un’ora di jazz ad alto tasso di creatività. La musica di questi due artisti scorre in un gioco istintuale, agevolato però dalla vasta conoscenza della letteratura jazzistica e tradizionale di entrambi, in un programma che non mancherà di interessare anche chi non segue specificatamente il jazz improvvisato.
Alle 21:30 in Corte Morpurgo sarà la volta della sassofonista che è stata definita “miglior astro nascente” dai critici di Downbeat, la carismatica ed energica Lakecia Benjamin, un’artista capace di fondere i diversi stilemi del Jazz, dell’Hip Hop e del Soul. A Udin&Jazz la Benjamin presenta “Phoenix”, un lavoro che mette in luce la sua creatività ma anche il talento e l’impegno di alcune figure di riferimento della cultura americana che hanno collaborato a questo album, come la cantante Dianne Reeves, le poetesse Georgia Anne Muldrow e Sonia Sanchez, la pianista Patrice Rushen, l’attivista Angela Davis e l’immenso Wayne Shorter, recentemente scomparso.
Martedì 18 luglio alle 12.00, all’aperitivo jazz alla Ghiacciaia, si parlerà della storia del Pat Metheny Group con il giornalista Flaviano Bosco, mentre per Udin&Jazz talk&sound, alle18:30 al Parco di S. Osvaldo, in collaborazione con Vicino/Lontano e la Comunità Nove/Coop. sociale Itaca, andrà in scena Doctor Delta “Zappa, idrogeno e stupidità” con Giorgio Casadei (oratore, chitarra e ukulele) e Alice Miali (voce, chitarra, banjolele, banjo, stylophone, kazoo). Un tributo a Frank Zappa tra parole e musica: partendo dal ragionamento sull’opera di Frank Zappa, ci si ritroverà immersi in un concerto.
A chiudere la 33° edizione di Udin&Jazz Festival, alle 21:30 nel Piazzale del Castello di Udine, PAT METHENY con “Side-Eye”. Il chitarrista il cui stile esecutivo è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica, colui che è riuscito a rendere popolare un genere come la fusion, che non spesso arriva al grande pubblico, finalmente torna in Friuli Venezia Giulia e a Udin&Jazz! Metheny ha al suo attivo ben 50 album che hanno conquistato 20 Grammy Award in 12 diverse categorie. La sua è una creatività in continua evoluzione e in questo progetto porta con sé Chris Fishman, alla chitarra e Joe Dyson al pianoforte, due giovani musicisti con i quali ha lavorato nella rivisitazione dei suoi pezzi storici quali “Bright Size Life”, “Better Days Ahead” e “Timeline”, completamente reinventati.