UIL Scuola: sostegno della regione, sì a contributi no a regionalizzazione
“Non si parli di regionalizzazione differenziata ma di contributo alle scuole”. E’ questo il primo caposaldo delle richieste avanzate questo pomeriggio dal segretario regionale della UIL Scuola FVG Ugo Previti nel corso dell’incontro convocato a Trieste dall’assessore regionale Alessia Rosolen per illustrare le modalità di attivazione della misura di potenziamento del contingente di personale ATA e di sostegno, previsto nell’accordo sottoscritto tra la Regione Friuli Venezia Giulia e il MIUR a valere per l’anno scolastico 2019/2020.
Ben vengano, per la UIL Scuola del Friuli Venezia Giulia, le risorse aggiuntive che la Regione può stanziare per il sistema di istruzione. Il sindacato tuttavia rimarca ancora una volta la fondamentale necessità che la scuola rimanga unica a livello nazionale.
Nel corso dell’incontro la UIL Scuola FVG ha anche chiesto alla Regione di destinare le risorse nelle sue disponibilità per l’assunzione di personale Ata, in considerazione delle grandi carenze d’organico con cui si appresta a partire il nuovo anno scolastico domani, con il suono della prima campanella. “Sono figure fondamentali per il buon funzionamento delle istituzioni scolastiche – ha affermato Previti nel corso dell’incontro -. I posti vacanti sono molti. C’è assoluto bisogno di questo personale da inserire nelle scuole del territorio, a cominciare dagli istituti comprensivi che soffrono le maggiori difficoltà nella gestione delle aperture e chiusure dei plessi scolastici e nella sorveglianza degli alunni”.
“Lo Stato e i Comuni devono garantire, per legge, tutto il personale docente di sostegno e gli educatori necessari per gli alunni con disabilità e bisogni educativi speciali”, ha rimarcato il segretario regionale della UIL Scuola spiegando le ragioni della sua richiesta di dirottare i fondi sul personale Ata. “Senza con questo nulla togliere – ha chiarito – alla necessità di garantire a tutti gli alunni il sostegno di cui hanno diritto. Lo ripeto, è lo Stato a doversi fare carico di tutte le risorse necessarie in questo ambito”.
Il segretario regionale della UIL Scuola ha anche richiesto all’assessore Rosolen che al personale Ata, che verrà chiamato a progetto nelle scuole grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione, l’attività svolta valga come attività di servizio utile per aggiornare le graduatorie, così come avviene per le altre categorie del personale docente. “Altrimenti, se il servizio prestato non dovesse valere come punteggio per l’aggiornamento delle graduatorie, rischieremmo di non trovare candidati disponibili a coprire gli incarichi”, ha previsto ribadendo l’assoluta necessità di completare gli organici delle scuole con questo tipo di figure professionali.