Un libro al mese per ripensare alla cura e alle pratiche della salute mentale e non solo
Medicina/medicalizzazione, Farmaco/droga, Normale/patologico: quanto sono terribilmente attuali i binomi contenuti nel libro di Franca Ongaro “Salute/malattia. Le parole della medicina”? L’autrice, attivista e senatrice della Repubblica dal 1984 al 1993, assieme al marito e compagno di una vita di battaglie Franco Basaglia è stata protagonista della riforma psichiatrica e sanitaria e il libro sarà al centro di un incontro in programma mercoledì 27 ottobre al teatro Franco e Franco Basaglia nel Parco culturale di San Giovanni a Trieste: contiene testi usciti per la prima volta più o meno trent’anni fa, che tuttavia sembrano scritti ieri e — in un contesto in cui l’uomo sano, efficiente e produttivo è l’unico modello che ci viene proposto — interpellano il nostro rapporto con la malattia, prepotentemente ripropostoci dalla pandemia in atto. È un tema, quello della malattia come quello della cura, con cui ognuno e ognuna di noi a causa del Covid ha fatto i conti: è stata un’occasione per interrogarci sul senso della vita, sull’importanza delle persone, sul nostro modo di stare al mondo? La sofferenza che ha attraversato il pianeta è stata oggetto di partecipazione e solidarietà? Abbiamo compreso che il valore dell’uomo, sano o malato, va oltre il valore della salute e della malattia? Domande che Ongaro si poneva già alla fine degli anni Settanta e attorno alle quali girerà anche la conversazione che a partire dalle ore 17.30 vedrà alternarsi al microfono Silvia Jop, antropologa e nipote dei Basaglia, Valentina Botter, psichiatra e co-coordinatrice del progetto di genere del Dipartimento di Salute Mentale di Trieste, Agnese Baini, social media manager che ha studiato la rappresentazione della salute mentale nella narrativa italiana, Michela Pusterla, docente nelle scuole secondarie e dottoranda in Italianistica, e Giovanna Del Giudice, psichiatra e presidente di CoPerSamm, l’associazione che ha promosso Leggere per trasformare, un progetto finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, attraverso il quale si è inteso riprendere pubblicamente il discorso sui temi della cittadinanza e del diritto alla salute promuovendo conversazioni mensili attorno ai libri della Collana 180-Archivio critico della salute mentale, di cui è direttore lo psichiatra Peppe Dell’Acqua. Durante l’appuntamento di mercoledì 27 non si mancherà di parlare di tutela dei diritti, di disuguaglianze sociali (non solo in riferimento alle persone malate e con disabilità, ma anche alle donne, ai bambini, ai vecchi), di responsabilità della medicina e di medicalizzazione della società, e sarà anche l’occasione per celebrare il 50° dell’arrivo di Franco Basaglia a Trieste, luogo simbolo di quella che per molti fu l’unica vera riforma mai realizzata in Italia, a cui Franca Ongaro diede un contributo qualificato e determinante.
L’evento è realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste e con l’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina e sarà arricchito da letture curate dall’attrice Sara Alzetta.