Femminicidi: Domani non silenzio ma urlo di protesta all’Istituto Sello di Udine

“Domani è stato indetto un minuto di silenzio per la morte di Giulia Cecchettin. Confrontandoci  tra di noi ci siamo resi conto che non è un’iniziativa che condividiamo, per diversi motivi. Crediamo che il minuto di silenzio, simbolico, sia una modalità per affrontare il senso di colpa che ognuno può provare davanti ad una situazione del genere; non rappresenta in alcun modo un tentativo di risoluzione, di decostruzione, di cambiamento. I femminicidi, solo in Italia, solo dall’inizio di quest’anno, sono stati 105, ad oggi. I minuti di silenzio uno, quello di domani. Crediamo che un grido mirato e collettivo sia un messaggio più forte e diretto. Dobbiamo disturbare, farci sentire, questo tra l’altro quello che ha chiesto anche la sorella di Giulia, Elena, che più che domandare giustamente esige una rivoluzione culturale completa. 
La nostra proposta è di ritrovarci nei giardini delle nostre quattro sedi alle 10.55 e di urlare assieme “Siamo il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce” durante il minuto di silenzio impostoci alle 11.00.
Con questo messaggio non intendiamo assolutamente togliere valore all’attenzione data agli ultimi eventi, ma anzi di ampliarne la portata. Unite e rumorose vi chiediamo di esserci”.