Una piattaforma per la sicurezza sul lavoro in ricordo dello studente friulano Lorenzo Parelli, morto in uno stage in fabbrica
La piattaforma si inserisce nel progetto ” A scuola in sicurezza” che coinvolge Regione, Inail, Confindustria Alto Adriatico e Confindustria Udine ma non stranamente le organizzazioni sindacali. Ma veniamo prima alla cronaca della giornata: «Desidero ringraziare i coniugi Parelli, qui assieme a noi, perché sono riusciti a trasformare il loro dolore, certamente ineliminabile, la perdita di Lorenzo, in qualcosa di positivo, in un fatto che ci richiama indistintamente a una straordinaria responsabilità»: lo ha detto Michelangelo Agrusti, Presidente di CAA e di LEF, aprendo i lavori dell’incontro, in corso nell’azienda digitale modello di San Vito al Tagliamento, organizzato in collaborazione con Regione FVG e Formindustria FVG dal titolo “CARTA DI LORENZO: Una piattaforma nazionale per la sicurezza sul lavoro”. «Siamo in una sede quantomai opportuna – ha aggiunto ricordando che CAA è già firmataria della Carta – uno dei luoghi-simbolo da quando abbiamo creato, un paio di anni fa, di concerto con le organizzazioni sindacali, l’Alta scuola della sicurezza e alla salute sul lavoro. Qui sono state formate decine e decine di responsabili sulla sicurezza su due versanti: quello delle nuove tecnologie disponibili, nella direzione dell’attenuazione del rischio che ci può essere in tanti luoghi di lavoro, uno diverso dall’altro, e della formazione. Formazione che – ha proseguito il Presidente di CAA e LEF – deve avvenire già nelle scuole. Lo stiamo già facendo grazie a una sinergia, quella tra le associazioni datoriali e le rappresentanze della politica e delle istituzioni, di cui sono particolarmente felice perché questa è la strada ineludibile per poter raggiungere dei risultati». Sinergia che, con ASFO, ha spiegato ancora Agrusti, si è tradotta in uno studio molto accurato che «ha preso in esame gli incidenti sul lavoro sia con esito mortale sia con gravi disabilità realizzatesi a posteriori avvenuti negli ultimi tre anni; abbiamo individuato cause, eventuali responsabilità giudiziarie e le disattenzioni, aziendali o personali. Questo patrimonio di dati e informazioni è servito per costruire il libro mastro delle nostre attività». Agrusti, ha concluso ricordando la recente visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Bearzi di Udine, «il quale parlò della nostra iniziativa Zero Morti sul Lavoro come uno degli elementi paradigmatici su cui si dovrebbe muovere tutto il Paese». Un ringraziamento speciale, tra gli altri, oltre che al Presidente e all’assessore regionale del FVG, Massimiliano Fedriga e Alessia Rosolen e agli assessori Elena Donazzan della Regione Veneto e Stefano Aguzzi della Regione Marche, è stato rivolto anche ai genitori di Giuliano – presenti in sala – lo studente veneziano di Ceggia morto durante uno stage di alternanza scuola-lavoro in un’azienda di Noventa di Piave.
Tornando alla assenza dei sindacati, non invitati all’evento, da registre la nota del capogruppo Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti: «L’obiettivo che ci si dà attraverso la “Carta di Lorenzo” è un passo avanti positivo nella formazione e nella diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro. Un percorso che va sicuramente rivolto ai giovani, a chi si occupa di formazione e al mondo dell’impresa, ma che deve comprendere anche le parti sociali, a partire dai sindacati». Moretti che era presente all’evento gha aggiunto: «È fondamentale, se non decisivo il fatto che il sistema formativo sia organizzato al meglio per evitare incidenti che purtroppo continuano a verificarsi e che assumono contorni più forti dove ci sono appalti, proprio per l’aumento di promiscuità tra lavoratori e indotto. In questo percorso è importante il ruolo di chi è in prima linea nella tutela dei diritti dei lavoratori, che siano appena affacciati al mondo del lavoro o che ne facciano parte da tempo».