Un’altra scuola è possibile: domani anche a Udine sciopero studentesco
Domani 19 novembre gli studenti del Movimento Studentesco per il futuro scenderanno in piazza alle 8 in Piazza Primo Maggio a Udine per lo sciopero della scuola: investimenti su diritto allo studio e trasporti, didattica alternativa e garanzia del benessere psicologico le maggiori rivendicazioni. Si legge nel volantino di convocazione: “Per l’ennesima volta siamo rientrati a scuola e tutte le carenze strutturali del nostro sistema educativo si sono mostrate – dichiarano i ragazzi del movimento – scuole pericolanti, trasporti affollati e insufficienti, didattica nozionistica, diritto allo studio negato e mancata valorizzazione e tutela delle minoranze della nostra regione sono solo alcuni dei motivi per i quali oggi le studentesse e gli studenti si sono mobilitati a Udine e in tutto il Paese”. Ma le problematiche e le richieste del Movimento Studentesco per il Futuro vanno ben oltre il tema del rientro: “Sono necessari investimenti per la scuola pubblica – continua una ragazza del movimento- in materia di trasporto pubblico, edilizia e diritto allo studio, ma non solo. E’ necessaria una riforma radicale dell’istruzione, che sappia rinnovare la didattica e immaginare un nuovo modello di scuola inclusiva che sappia trasformare la società” Il sovraffollamento nelle aule, la mancata tutela e valorizzazione delle minoranze linguistiche e culturali della nostra regione, la necessità di valorizzaste istituti tecnici e professionali, alcune delle tematiche al centro delle rivendicazione del Movimento, che trovano una cornice nel Manifesto Studentesco per la scuola FVG, frutto di un ciclo di assemblee pubbliche avvenuto la scorsa primavera in collaborazione con la campagna “Cantiere Scuola” dell’Uds e che sono state presentate in sede di Consiglio Regionale durante l’audizione alla Sesta Commissione Regionale il 9 giugno 2021. In piazza gli studenti non saranno soli: alla mobilitazione parteciperanno anche diverse realtà del sociale, le quali hanno anche sottoscritto il Manifesto nazionale della scuola pubblica e quello regionale, tra queste: Priorità alla Scuola, Link – coordinamento universitario e Rete della Conoscenza, Unione Degli Universitari, Cgil, COBAS e un consigliere regionale.