UniUD: Workshop internazionale su fumetto e memoria

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I lavori prodotti dai partecipanti al Workshop internazionale su fumetto e memoria del progetto europeo MEME – Meeting Memories: Learning from the Past to Confront Dehumanization Today – di cui l’Università degli Studi di Udine è partner italiano in collaborazione con il Progetto Isto Nebo – saranno presentati in una conferenza online che si terrà lunedì 14 giugno dalle ore 10. Tutti gli interessati potranno partecipare collegandosi all’indirizzo https://us02web.zoom.us/j/82588961906.

 

I lavori – fumetti e disegni elaborati da 15 partecipanti provenienti da 6 Paesi – sono stati realizzati nel corso del workshop tenuto da ZOGRAF – Aleksandar Rakezić, fumettista serbo noto al pubblico Italiano e ospite frequente nella nostra regione, che, durante la conferenza, sarà intervistato da Vesna Teršelič del centro Documenta, promotore del progetto. Alcuni dei lavori che saranno presentati lunedì verranno successivamente selezionati per entrare a far parte di una mostra che sarà esposta a Udine a novembre prossimo.

 

Il workshop internazionale su fumetto e memoria si è svolto dal 7 all’11 giugno con sessioni online teoriche e pratiche e con la visita alla Risiera di San Sabba a Trieste. Qui i partecipanti grazie alla guida della storica Dunja Nanut, dell’ANED – Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti, hanno potuto constatare, documenti alla mano, gli effetti della gestione selettiva della memoria storica. Il workshop è stato il secondo organizzato nell’ambito del progetto MEME e rivolto a studenti universitari e formatori dei sei Paesi partner del progetto. In aprile, infatti, si era svolto il Workshop internazionale su fotografia e memoria, la cui mostra è online su Instagram.

 

Il progetto europeo Meeting Memories. learning from the past to confront dehumanization today vede l’Università di Udine partner e rappresentante per l’Italia al fianco del capofila Documenta – Center for Dealing with the Past di Zagabria e di prestigiosi partner tedeschi, sloveni, bosniaci e croati. Per l’Ateneo friulano, in particolare, sono coinvolte Natka Badurina ed Elisa Copetti, del Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società (Dill), e collabora il Progetto Isto Nebo, nella persona di Monica Mosolo.

 

Il progetto è finanziato dal programma comunitario Europe for citizens e mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul processo di disumanizzazione che ha portato negli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso all’alterità e allo sterminio di diversi gruppi sociali. Il progetto si concentra sui regimi nazista e fascista, collegandoli con la realtà odierna e con la crisi migratoria. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani e i cittadini sui modelli di disumanizzazione e di “alterità”, per renderli più consapevoli, più resistenti, più capaci di essere critici nei confronti dell’autoritarismo e del populismo e meno inclini al razzismo e alla radicalizzazione.