Vescovi Nordest: su vaccini e green pass rilancio delle parole del Papa: vaccinarsi come “atto d’amore” e di tutela della salute pubblica
I Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto hanno tenuto oggi – presso la struttura della Diocesi di Padova “Park Hotel Des Dolomites” a Borca di Cadore (Belluno) – la loro periodica riunione, sotto la presidenza del Patriarca di Venezia Francesco Moraglia. Dal Cadore i Vescovi hanno voluto indirizzare uno speciale messaggio di incoraggiamento e vicinanza ad alunni e famiglie, a dirigenti scolastici, docenti e personale dell’intero mondo della scuola di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige che riprende in questi giorni la sua attività “in presenza”. “Per la scuola e per l’intera società – scrivono nel messaggio – quello odierno è un momento importante e delicato: apre a fiducia e speranza, ma richiede responsabilità e molte attenzioni – nel rispetto della salute di tutti – per trascorrere in sicurezza e tranquillità l’anno scolastico che prende il via. Il nuovo anno sia l’occasione in cui si torna a sperimentare la bellezza di incontrarsi e riconoscersi nel tempo prezioso della scuola, dell’educazione e della formazione alla vita. La scuola ci sta a cuore, da sempre, perché ci riunisce e ci accomuna tutti, in più fasi della vita. Carissimi alunni ed insegnanti, dirigenti e operatori scolastici, care famiglie, raccogliamo con impegno la grande opportunità che ci viene offerta. Sentitevi accompagnati e sorretti dalla nostra stima, vicinanza e preghiera come anche dalle nostre comunità. E vi incoraggiamo, in particolare, ad operare bene insieme e a ravvivare quel patto educativo che – riunendo forze, energie, risorse e sentimenti di tanti – ci può rendere tutti migliori. Possiate vivere un bell’inizio. Buon anno scolastico a tutti!”. Sul tema della ripresa delle attività pastorali, vaccini e certificazione verde, allo stato attuale i Vescovi hanno riflettuto sulla situazione esistente, segnata da incertezze e speranze, ed hanno unanimemente concordato nell’esortare tutti ad un forte senso di responsabilità, per evitare il più possibile ogni forma di contagio. Fanno proprie le parole del Papa a comprendere l’appello a vaccinarsi come “atto d’amore” e di tutela della salute pubblica, rilanciano e condividono quanto espresso dalla Presidenza della Cei nella lettera dell’8 settembre u.s. (“Curare le relazioni al tempo della ripresa”) invitando alla vaccinazione in modo pressante i ministri ordinati e gli operatori pastorali coinvolti nelle attività caratterizzate da maggior rischio di contagio: ministri straordinari della comunione, persone coinvolte in attività caritative, catechisti, educatori, volontari nelle attività ricreative, coristi e cantori. Coloro che sono impegnati nell’azione pastorale delle comunità sono, infatti, chiamati a rispondere per primi ad un senso di responsabilità per se stessi e per le comunità di cui sono a servizio.