Vicino/Lontano Festival, domani la grande incertezza con il direttore di Limes Lucio Caracciolo, e lo storico Carlo Ginzburg

Seconda giornata sul filo rosso delle “distanze” per la 17esima edizione del festival Vicino/lontano, in programma a Udine fino a domenica 4 luglio, a cura di Paola Colombo e Franca Rigoni. per la supervisione scientifica dell’antropologo Nicola Gasbarro. Oltre 70 gli appuntamenti in programma – tra confronti, incontri, concerti, mostre e proiezioni – che coinvolgeranno 200 protagonisti. Domani, venerdì 2 luglio, è dedicato a “La grande incertezza” uno degli incontri più attesi della giornata: uno sguardo sugli scenari geopolitici del mondo all’indomani dell’irruzione della pandemia covid-19 nella Chiesa di San Francesco dalle 18.00 con il direttore di Limes Lucio Caracciolo, esperto fra i più autorevoli di geopolitica. ll mondo intorno a noi è in fibrillazione. Il coronavirus ha moltiplicato le incertezze, quasi fossimo in uno stato d’emergenza permanente, colpendo popoli e Paesi in modo diseguale. Le distanze tra Usa, Cina e Russia nella geopolitica del post-pandemia appaiono se possibile aumentate. E l’Italia? Al suo interno tutto sembra dipendere da due curve: quella del Covid-19 e quella del Pil. Eppure è possibile che nel futuro prossimo il nostro Paese venga chiamato a compiere scelte, in campo internazionale, cui non siamo abituati: o di qua o di là. Meglio non farsi cogliere impreparati. L’incontro, realizzato in collaborazione con Historia, sarà preceduto alle 16, nell’Oratorio del Cristo, dalla presentazione del quinto numero di LiMes 2021, “La questione israeliana”: il direttore della rivista Lucio Caracciolo dialogherà con il docente di Relazioni internazionali dell’Università di Padova Marco Mascia e il giurista all’Università di Udine Guglielmo Cevolin, per la moderazione di Nicola Strizzolo, docente Uniud di Sociologia dei processi culturali e comunicativi.

E sempre domani a Latisana – perché tutto lì ha avuto inizio quattro secoli fa – verrà presentata la nuova edizione di Adelphi de I benandanti, fondamentale saggio dello storico Carlo Ginzburg, che sarà in dialogo con l’antropologo Gian Paolo Gri, già presidente del comitato scientifico di vicino/lontano, e Mauro Fasan, ingegnere civile da sempre dedito alla ricerca storica (Ex Stazione Ippica, ore 18, in collaborazione con l’associazione “la Bassa” e con il patrocinio del Comune di Latisana). Dal 1966 I benandanti segna la ricerca di storici e antropologi che si dedicano ai risvolti profondi delle culture contadine. A margine della ristampa 2020 Ginzburg ripercorre genesi, sviluppi e dibattiti suscitati da quel suo primo libro. Rievoca la profonda emozione che provò quando a Venezia – giovane storico che aveva deciso di occuparsi della persecuzione della stregoneria ponendosi dalla parte degli accusati e non dei giudici – ebbe di fronte, per caso, il verbale d’interrogatorio del suo primo benandante. Era il quarantenne Menichino della Nota. Nel 1591, a un sorpreso frate che lo interrogava a Latisana (e a un sorpreso storico, a distanza di quattro secoli) Menichino parlò dei voli estatici suoi e dei compagni che condividevano con lui marcati tratti sciamanici, verso un misterioso «prato di Josafat». Nella giornata di sabato Ginzburg sarà poi protagonista a Udine, a partire da suo saggio “Occhiacci di legno”, di una riflessione su distanze e spaseamento, nella consapevolezza che “tutti siamo spaesati rispetto a qualcosa e a qualcuno”, come scrive l’autore nella riedizione estesa del testo originale, edita Quodlibet. Ginzburg dialogherà con l’antropologo Gian Paolo Gri e la Teorica della letteratura Sergia Adamo.

Ma al di là degli appuntamenti pomeridiani la seconda giornata del festival, domani, si aprirà nella Chiesa di san Francesco alle 10 con la premiazione del Concorso Scuole Tiziano Terzani 2021, realizzato con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale. Ideato da vicino/lontano in collaborazione con la famiglia Terzani. Nonostante il momento fosse problematico per tutti, e per il mondo della scuola in particolare, il Concorso – dopo la forzata sospensione dello scorso anno – è stato accolto da docenti e studenti come un’utile occasione di crescita e di confronto. Quasi un centinaio i progetti presentati. I vincitori saranno premiati dalla responsabile del Concorso per vicino/lontano, Doris Cutrino. Di come trovare “Un altro modo di vivere”, generosamente insieme, come invita a fare anche la Nuova Biennale d’Architettura curata da Hashim Sarkins (Oratorio del Cristo, ore 18, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Udine), parleranno Folco Terzani – che lo scorso dicembre ha reso liberamente scaricabile Redux, versione ridotta e da lui curata de La fine è il mio inizio, opera postuma del padre – l’attivista di Fridays For Future Sara Hernando e il presidente dell’Ordine degli Architetti di Udine Paolo Bon. È una riflessione sull’esecuzione penale la performance teatrale “E se accorciassimo le distanze tra il dentro e il fuori?” in programma sotto la Loggia del Lionello (ore 18, in collaborazione con il progetto interistituzionale “Il piacere della legalità? Mondi a confronto), realizzata da Spazio Aperto per la regia di Sandro Carpini, che porta comunque al festival il contributo delle scuole della Rete che aderiscono al progetto, quest’anno impossibilitate a svolgere la normale attività formativa in tema, fuori e dentro la scuola. Alla comprensione della natura del web e della rivoluzione in corso è dedicato l’incontro “Documanità. Filosofia del mondo nuovo” (Aula T9, Palazzo di Toppo Wassermann, ore 18, in collaborazione con il Master in Filosofia del digitale. “Governare la trasformazione” dell’Università di Udine), che vedrà l’intervento del filosofo teoretico dell’Università di Torino Maurizio Ferraris, in dialogo con Gabriele Giacomini, coordinatore didattico del Master. Le distanze tra uomini e donne, ancora incolmabili nonostante siano da anni al centro del dibattito pubblico, saranno argomento del confronto “La metà che ci spetta” (chiesa di San Francesco, ore 19.30), che vedrà gli interventi di Cecilia Robustelli, fra le più autorevoli linguiste italiane, della docente di Economia e Gestione delle imprese dell’Università di Udine Cristiana Compagno – tra le prime donne a diventare Rettrice di una Università – e la teorica della Letteratura all’Università di Trieste Sergia Adamo. Di nuovo la geopolitica sarà al centro dell’incontro “Dopo. Che mondo sarà?”, che vedrà in dialogo due docenti dell’Università di Torino, il filosofo Giovanni Leghissa e il politologo ed esperto di studi strategici Giovanni Coralluzzo. “Il suono nascosto del Giappone” (Loggia del Lionello, ore 21, in collaborazione con Far East Film Festival e Canicola), presentazione dei Quaderni giapponesi del fumettista, musicista e regista Igort – in dialogo col cultore e traduttore di manga Vincenzo Filosa – aprirà la mini-serie di incontri che vicino/lontano e FEFF hanno organizzato guardando insieme all’Oriente. Saprà la politica cogliere l’occasione per tornare forte e per rispondere alle paure e alle insicurezze dei cittadini a loro beneficio? Oppure lo farà a proprio vantaggio, trasformando lo Stato in un Leviatano dai poteri insindacabili in versione ipertecnologica? Questo il tema, cruciale, del confronto “Governare ed essere governati al tempo della pandemia” che, con la moderazione del giornalista Gian Paolo Carbonetto, vedrà gli interventi della filosofa politica Annarosa Buttarelli, del sociologo della comunicazione Massimiliano Pananari e di Fabio Chiusi, esperto di decision-making automatico per la no profit tedesca AlgorithmWatch e autore di diversi saggi su informazione, sorveglianza e democrazia in rete. Chiuderà la giornata (Oratorio del Cristo, ore 21.30, in collaborazione con le Librerie in Comune per il progetto “Udine per Nûdem) il concerto “Donna Chiama Libertà”, con Lucia Clonfero (voce e violino), Giana Guaiana (voce e chitarra) e Bruna Perraro (voce e flauto), dedicato alla storia di donne violate, offese e invisibili dell’area mediorientale e, in particolare, della cantante folk turca di origine curda, Nûdem Durak, in carcere con una condanna a 18 anni solo per aver cantato nella sua lingua.

 

Il Festival Vicino/lontano 2021, con la supervisione scientifica dell’antropologo Nicola Gasbarro, è curato da Paola Colombo e Franca Rigoni ed è organizzato con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine e della Fondazione Friuli, con il supporto di Coop Alleanza 3.0, Amga Energia & Servizi, CiviBank, Ilcam, Prontoauto, Farmacia Antonio Colutta e Confartigianato, e con il patrocinio di Confcommercio.