Visita della Commissione Immigrazione del Consiglio Regionale alla “Casa dell’Immacolata” che ospita 67 ragazzi

“Oggi la Commissione Immigrazione del Consiglio Regionale ha visitato il centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati “Casa dell’Immacolata” a Udine. Presente all’incontro anche Furio Honsell, Consigliere regionale di Open Sinistra FVG che si è espresso in una nota:
Non vi è alcun dubbio che la qualità dell’organizzazione, della formazione sia di base che culturale sia molta curata, facendo onore all’eredità valoriale e culturale di Don Emilio de Roja e Don Gianni Arduini. Come Open Sinistra FVG esprimiamo quindi apprezzamento per quanto viene svolto all’interno della struttura. Nell’incontro con i dirigenti è stato però anche affrontato il tema relativo ad alcune criticità circa il comportamento tenuto da alcuni ospiti al di fuori della struttura nel recente passato. Criticità che sono state strumentalizzate da varie parti politiche. Risulta chiaro che il problema risiede nel sistema di accoglienza dei minori a livello statale, che non prevede percorsi differenziati secondo i progetti di vita, le competenze e le età d’ingresso dei minori. Proprio l’impossibilità da parte delle strutture a dare risposte diversificate aggrava le criticità.
La Casa dell’Immacolata svolge una funzione esemplare. Ciò che non è esemplare è invece il sistema nazionale di accoglienza dei minori. Ancora una volta il Governo del nostro paese si dimostra incapace di affrontare il problema dell’immigrazione in modo costruttivo, al di là dei proclami e di brutali azioni dimostrative come l’operazione della deportazione in Albania.”

Presente alla visita anche la consigliera di Alleanza Verdi Sinistra serena Pellegrino che successivamente ha emesso uncomunicato stampa: “Oggi ho potuto visitare due realtà importanti e significative presenti nella città di Udine. Con i colleghi della VI Commissione ho fatto visita della ‘Casa dell’Immacolata’, che ha ereditato una realtà storica del quartiere di San Domenico fondata da Don De Roja e tutta da conoscere nella sua nuova veste tanto virtuosa quanto vituperata dalla narrazione locale, che accoglie 67 ragazzi provenienti da 10 Paesi differente. Successivamente ho partecipato all’inaugurazione di ‘Diversamente Bistrot’ di ANFFAS che, in Corte Savorgnan, ha aperto un bar caffetteria con l’obiettivo di favorire l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità intellettive e del neuro sviluppo.” Così in una nota la Consigliera Regionale Serena Pellegrino, Alleanza Verdi e Sinistra, che prosegue “Queste sono realtà che svolgono il compito dell’inclusività sociale, da un lato con i minori stranieri non accompagnati a cui vengono insegnati, oltre alla lingua italiana, i rudimenti di una formazione professionale e artigianale propedeutica a un inserimento nel mondo del lavoro, dall’altra persone con disabilità che, sapientemente seguiti, offrono alla cittadinanza le loro capacità di interagire e di inclusione con il tessuto socio-economico nel capoluogo friulano. Due delle tante eccellenze che caratterizzano il nostro territorio e che troppe volte sono vittime di opinioni non certo sostenute dall’esperienza, potendo costituire un serio ostacolo alla formulazione di un giudizio appropriato e obiettivo.” La Vice Presidente del Gruppo Misto si sofferma proprio su questo aspetto: “La fragilità, che può essere la parola che allinea le due realtà, sono viste l’una foriera di violenza mentre l’altra viene guardata a distanza e spesso con sentimento di buonismo da cui però, appena girato l’angolo, ci si smarca. E’ invece sempre più necessario affrontare un confronto costruttivo e parlando con chi conosce e vive queste realtà perché permette di riconoscere il lavoro e l’abnegazione di chi in un mondo inclusivo crede fermamente.” E conclude Pellegrino: “La demonizzazione di queste strutture, figlia di una pubblicità che troppe volte viene fatta per generare scoop, nuoce gravemente alla crescita di queste realtà e che allontana chi potrebbe invece, studiando come educatore, trovare un importante sbocco lavorativo”.