Welfare: Conti (Pd), con manovra Meloni stangata su Fvg. Francescon: persone sole pagheranno prezzo più alto

“All’aumento del costo della vita, a stipendi al palo da 30 anni, al crescente precariato, alle già marcate diseguaglianze e alla sempre più diffusa emergenza abitativa, dal 2025 si aggiungerà una pesante stangata per chi già affronta difficoltà quotidiane. Già oggi in Friuli Venezia Giulia 1 famiglia su 5 vive a rischio povertà: con l’entrata in vigore di queste misure i dati sono destinati a peggiorare. I proclami sulla piena occupazione del presidente Fedriga non tengono conto di calo demografico, qualità e stabilità del lavoro: essenziali per ogni valutazione e ipotesi di rilancio”. Lo afferma la segretaria regionale del Pd Fvg Caterina Conti che, assieme alla responsabile regionale Lavoro e Welfare del partito, commenta l’impatto della manovra nazionale sulle fasce sociali più deboli del Friuli Venezia Giulia.
“Nella neolingua del Governo Meloni l’impegno ‘non aumentiamo le tasse’ si traduce in una pesante riduzione delle detrazioni fiscali cioè – segnala Francescon – in un aumento reale delle tasse maldestramente mascherato. Per questo la manovra è ingiusta e slegata dalla realtà anche per il Fvg, dove i nuclei con un solo componente sono circa il 63% e aumentano progressivamente. Su di loro la destra mira a far cassa: sui più deboli e su chi le tasse le paga, dipendenti e pensionati soli. Le 231 mila 188 in Friuli Venezia Giulia famiglie con un unico componente pagheranno il prezzo più alto a seguito dell’applicazione del tetto sulle detrazioni”.
La responsabile Lavoro dem ribadisce che “ad essere particolarmente colpiti sono i nuclei familiari monopersonali, i cosiddetti ‘single’ e, in un contesto in cui sempre più persone rinunciano a curarsi, preoccupa la percentuale detraibile per le spese mediche tagliata dal 19 all’8% per un’ampia platea di contribuenti”.
“Al presidente Fedriga che sta trattando in conferenza delle Regioni l’intesa con il Governo sulla manovra – è il messaggio della segretaria Conti – chiediamo di tener conto delle evidenti criticità contenute in queste misure, tra cui l’altro rischio per le casse dello Stato e per il welfare di incentivare i pagamenti in nero e favorire maggiormente gli evasori”.