Zolin: ideologia green con chi produce cibo, altri 120 ettari di terreno strappati all’agricoltura
“Coldiretti aveva già fatto tutte le osservazioni e rimarchiamo la nostra ferma contrarietà. Per l’ennesima volta notiamo la scarsa sensibilità di tutta la politica ai vari livelli”. Questa la prima dichiarazione del presidente della Coldiretti Matteo Zolin alla notizia che il comune di Maniago ha dato via libera alla bozza di convenzione relativa al progetto del maxi parco fotovoltaico da realizzare a Campagna di Maniago.
“Ignorare il recente Decreto Legge Agricoltura del 15 maggio scorso che introduce il divieto di installare nuovi impianti con moduli a terra e di aumentare l’estensione di quelli già esistenti nelle zone classificate come agricole dai piani urbanistici è un grave errore. Siamo reduci da pochi giorni -ricorda Zolin- dalla mobilitazione che si è tenuta a Trieste, dove nel documento presentato alla Regione abbiamo sollevato il problema del fotovoltaico a terra è abbiamo auspicato quanto prima la piena attuazione del decreto. È necessario -ribadisce il presidente- salvaguardare le campagne fermando le speculazioni ed il consumo
di suolo con impianti fotovoltaici a terra che sono incompatibili con l’attività agricola”. Dopo questa considerazione il Zolin aggiunge: “Coldiretti sostiene un modello di transizione energetica che vede le imprese agricole protagoniste, come ad esempio con le comunità energetiche, gli impianti solari sui tetti che consentono di integrare il reddito degli agricoltori con la produzione energetica rinnovabile, con una ricaduta positiva sulle colture e sul territorio. Privare il nostro territorio –spiega Zolin- di 120 ettari di terreno irriguo, è uno è uno scandalo. Non solo -conclude il presidente- vorrei sottolineare il fatto che ancora una volta ha prevalso l’ideologia green contro il settore primario che produce cibo”.